Mess.Veneto: Riforma Moratti, indietro tutta

Indietro tutta alla riforma Moratti nelle superiori: passo sbarrato alla sperimentazione nell'Iti "Kennedy" di Pordenone? Il cambio della guardia a Viale Trastevere e lo stop annunciato dal neo-ministro Fioroni, separa l'abbraccio in corso alla riforma degli istituti friulani "Stellini" e psico-pedagogico di Udine, il salesiano "Don Bosco" di Tolmezzo, "Carducci", "Dante" e "Kankar" di Trieste, l'agrario di Gradisca. Otto in totale, con l'industriale "Kennedy" nel circuito ristretto dell'innovazione: era in agenda da settembre, potrebbe essere rottamata.
Un progetto settembrino, votato a maggioranza dal collegio docenti un pugno di settimane fa, per alcune classi del biennio di via Interna. «L'innesto di un programma riformato utile al conseguimento del patentino europeo informatico Ecdl, al posto delle ore di laboratorio di disegno - avevano anticipato la candidatura alla riforma Moratti i docenti del "Kennedy" e ora sono preoccupati in zona smantellamento -. Un segmento di riforma, nell'area tecnologica per svecchiare programmi e moduli didattici. Ma potremo attivarlo, con il ministro Fioroni?».
Altri istituti provinciali avevano aggiornato la candidatura al 2007-2008: l'Isa "Galvani" di Cordenons, l'Ipsia del mobile di Brugnera, in corsa decisa per l'evoluzione al modello "campus", tra un anno. Tutto da rottamare? L'"escamotage" possibile, perché nella scuola tutto si trasforma e niente si distrugge, potrebbe essere nell'"abracadabra" dell'autonomia. Come dire, un progetto di sperimentazione della riforma approvato in tempi ormai "sospetti" dell'innovazione Moratti, si ricicla in progetto dell'autonomia scolastica nell'era del governo Prodi.
«Rimodulazione dei tempi dell'attuazione del secondo ciclo della riforma della scuola» è il comunicato del Palazzo romano. Per le scuole si traduce in slittamento. «Le richieste delle adesioni da parte delle scuole - dicono da Viale Trastevere - sono state poco significative». Comprese quelle di 8 istituti superiori friulani, con il "Kennedy" di Pordenone.
Chiara Benotti