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Mess.Veneto-"Ridimensionate le attività di sostegno"

È DIMINUITO SENSIBILMENTE IL RAPPORTO TRA GLI ALLIEVI IN DIFFICOLTà E GLI INSEGNANTI A CAUSA DEI PESANTI TAGLI AGLI ORGANICI "Ridimensionate le attività di sostegno" Disagi per le famigli...

20/05/2003
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MessaggeroVeneto

È DIMINUITO SENSIBILMENTE IL RAPPORTO TRA GLI ALLIEVI IN DIFFICOLTà E GLI INSEGNANTI A CAUSA DEI PESANTI TAGLI AGLI ORGANICI
"Ridimensionate le attività di sostegno"
Disagi per le famiglie con studenti disabili. Le cifre in un convegno Cgil
RISORSE CARENTI

Cresce il numero degli alunni disabili, ma contestualmente non solo non aumentano gli insegnanti di sostegno ma addirittura si ridimensionano. E' al paradosso il mondo della scuola, pordenonese come friulana, quando invece dovrebbe essere in prima fila per garantire un diritto, come quello all'istruzione, a tutti i bambini, a prescindere dalla loro 'normalità'.
I dati del paradosso provengono dalla Cgil scuola che ha promosso un convegno sull'integrazione degli alunni disabili dal titolo 'Andare a scuola è un diritto: indietro non si torna', dai quali si rileva come, nell'anno scolastico 2002-2003, a fronte di un incremento di 208 alunni con disabilità, passati da 2.198 a 2.406, in Friuli Venezia Giulia la dotazione di insegnanti di sostegno prevista dal Ministero della pubblica istruzione è passata da 1.256 a 1.116 unità. "Un drastico ridimensionamento, quindi - commenta il sindacato - a fronte di un aumento delle necessità".
A seguito delle azioni di protesta, la 5° commissione consiliare della Regione approvò in un primo momento un provvedimento di concessione ai comuni di un contributo per coprire il 90% delle spese sostenute per assumere insegnanti di sostegno da assegnare alle scuole che si trovassero in condizioni di emergenza. Ma in sede i finanziaria regionale, quel provvedimento venne bocciato con la motivazione che in questa Regione il numero degli alunni disabili non era reale ma gonfiato da certificazioni facile redatte da equipe mediche compiacenti e che percentualmente questa regione era ben al di sopra delle altre in quanto a dotazione di organico. "Su questa questione - spiega il sindacato - la Cgil scuola è voluta andare a fondo e ha appurato che qui si è verificata una diminuzione della spesa pro capite nel 2002 rispetto al 2001 a dimostrazione che non vi sono situazioni di spreco. La percentuale degli alunni con handicap sulla popolazione scolastica è stata, nel 2002, dell'1,84% in Italia e dell'1,778% in Friuli Venezia Giulia, tanto per smentire le asserzioni sulle certificazioni facili. Lo stesso rapporto tra numero di insegnanti di sostegno e numero degli alunni disabili - ancora la Cgil scuola - è sfavorevole: a fronte di un 1/1,92 di media italiana, in Friuli Venezia Giulia il rapporto docenti di sostegno / alunni disabili è di 1/2,34, uno dei peggiori. Peggiorarlo ulteriormente avrebbe significato catapultare la nostra regione inesorabilmente al fondo della classifica nazionale".
Sulla base di queste premesse la Cgil e la Cgil scuola ha avviato una serie di iniziative di protesta che hanno determinato il dietro front e l'approvazione di un finanziamento aggiunto di 550 mila euro. "Ora i fondi ci sono, mancano i criteri di assegnazione che dovrebbero tenere conto delle diverse esigenze delle diverse scuole".
Di fondo rimangono i tagli del ministero, le problematiche relative all'attuazione delle norme sull'integrazione. Un problema di cui anche il governo regionale dovrebbe opportunamente farsi carico.


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