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Mess.Veneto-Progetto bocciato La Cgil contraria alla scuola regionale

Luongo: "C'è il rischio di sperequazioni territoriali" Progetto bocciato La Cgil contraria alla scuola regionale LA CRITICA La ripartizione delle competenze è poco chiara ...

24/09/2004
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MessaggeroVeneto

Luongo: "C'è il rischio di sperequazioni territoriali"
Progetto bocciato La Cgil contraria alla scuola regionale
LA CRITICA
La ripartizione delle competenze è poco chiara


La Cgil-scuola boccia il nuovo Statuto regionale. Non approva il trasferimento di competenze che delineano il progetto di scuola regionale. "Siamo contrari spiega il segretario regionale della Cgil-scuola, Antonio Luongo all'attribuzione di competenze esclusive perché vi è il rischio di sperequazioni territoriali nel godimento di diritti fondamentali che devono essere garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale".
Entrando nel dettaglio del documento, la Cgil-scuola condivide solo le norme relative all'insegnamento delle lingue regionali. Per il resto è una secca bocciatura. Il documento trasferisce alla Regione le competenze in materia di edilizia scolastica e scuola materna. Sono proprio questi i punti che, più di altri, preoccupano il sindacato. "Gli interrogativi sono tanti continua Luongo primo tra tutti: da dove arriveranno le risorse per realizzare gli interventi di edilizia scolastica?".
Per quanto riguarda, invece, l'acquisizione di competenze in materia di scuola materna, il segretario regionale della Cgil-scuola sostiene che la Regione non può decidere sull'istituzione e la soppressione di scuole, la loro organizzazione e diffusione sul territorio, il reclutamento e la gestione del personale, la definizione del curricolo, la formazione delle classi e l'età di accesso. Secondo Luongo, infatti, in alcune parti lo Statuto ripropone concetti presenti nel disegno di legge Bossi-La Loggia "ed è anche lo stesso testo che i partiti di governo propongono, in questi giorni, all'approvazione del Parlamento". Il sindacato sostiene che il trasferimento di tali competenze alla Regione "non serve alla specialità".
A questo punto la Cgil-scuola non nutre alcun dubbio: "Il nuovo Statuto non chiarisce la ripartizione delle competenze tra materie di legislazione concorrente ed esclusiva e neppure l'inserimento scolastico degli immigrati". L'altro neo riguarda l'integrazione scolastica delle persone provenienti dai Paesi di nuova adesione all'unione europea. "Non si capisce chiarisce perché mai la Regione dovrebbe disciplinare l'inserimento scolastico di cittadini europei ma solo di quelli provenienti da Paesi di nuova adesione". In tutto ciò, lo stesso Luongo intravede "una discriminazione tra cittadini europei ed extraeuropei". (g.p.)


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