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Mess.Veneto-Precari, donne penalizzate

Polemica in provincia in vista della riformulazione delle graduatorie Precari, donne penalizzate "Ingiusti i 6 punti attribuiti a chi ha fatto la naia" SCUOLA Cgil e Cisl ...

13/04/2004
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MessaggeroVeneto

Polemica in provincia in vista della riformulazione delle graduatorie
Precari, donne penalizzate
"Ingiusti i 6 punti attribuiti a chi ha fatto la naia"
SCUOLA
Cgil e Cisl concordi sulla discriminazione


Organici al ribasso nelle scuole provinciali - il confronto sindacati-direttorato regionale continuerà questa settimana -, con tensioni forti tra i precari. Guerra dichiarata tra i sessi nelle graduatorie permanenti provinciali dei docenti precari, in via di aggiornamento tra fine aprile e maggio.
Questione di punti che creano la contesa: 6 assegnati al servizio militare dei supplenti abilitati maschi in barba alle pari opportunità, dal decreto legge che stabilisce le regole per formare i nuovi elenchi biennali della provincia di Pordenone (utili alle nomine in ruolo e alle assunzioni annuali in cattedra). Particolare non trascurabile, l'ottanta per cento del popolo dei precari provinciali (oltre quota mille negli elenchi territoriali) è donna, a rischio di scavalcamento in terza fascia delle graduatorie causa "naja". Un incentivo politico ai disoccupati maschi per trovare lavoro nella scuola sempre più "rosa", ma funzionerà?
"Una discriminazione bella e buona, che cataloghiamo come assurdità - si sfoga Caterina, precaria storica di Pordenone -. Va a rischio l'avvio regolare dell'anno scolastico 2004-2005, perché strariperà un fiume di contenziosi, con ricorsi contro questa baggianata che ghettizza il sesso femminile in cattedra. Inoltre, la prevista biennalità delle future graduatorie, penalizza chi si abiliterà nei corsi Ssis nel 2005 e resterà parcheggiato per un anno senza lavoro".
Critico sul decreto, Cisl scuola ammette: "Il provvedimento non cancella affatto le contraddizioni accumulate nel tempo sui punteggi. Frutto di una perseverante volontà di non ascolto e riesce persino a discriminare le donne".
Fa eco a queste considerazioni il sindacato Cgil scuola che promette assistenza ai supplenti inquieti. "Condividiamo la delusione e la preoccupazione dei precari - ammettono in "casa" del sindacato confederale più a sinistra - sulla scelta incomprensibile della valutazione del servizio militare. Dopo 6 sentenze del Tar, che negli ultimi 4 anni hanno messo sottosopra le graduatorie provinciali permanenti, dobbiamo aspettarci un'altra ondata di ricorsi e di contenzioso giuridico. Sul decreto precari apriremo l'ennesima stagione del conflitto, non c'è altra strada".
Chiara Benotti


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