Mess.Veneto-Pordenone-Precari, scattano i ricorsi

Graduatorie dei docenti da rivedere. Possibile l'integrazione dei documenti fino al 21 giugno
Precari, scattano i ricorsi
Gli uffici legali dei sindacati sono pronti all'assistenza

Scenari inverosimili per i segretari di Uil scuola, situazione allucinante nel commento "flash" di Cgil, assurdo e iniquo trattamento delle fasce deboli occupazionali secondo i vertici Cisl, lotteria dei punteggi per Gilda provinciale: la macchina ricorsi degli uffici legali dei sindacati ha i motori accesi contro la legge "salva-precari", che sconvolge la gerarchia dei supplenti nelle graduatorie del Pordenonese. Un'estate torrida, con la scuola sul tavolo dei giudici e buoni affari per gli avvocati. La proroga dei termini di presentazione delle integrazioni al 21 giugno concessa dal ministero dell'Istruzione non allenta l'emergenza. Il "bonus" dei punti doppi nelle scuole montane e il rilancio al 50% del servizio prestato in altro insegnamento, si riverberano con effetti letali sulla terza fascia degli elenchi per le assunzioni 2004-2005.
La regola burocratica crea il manicomio dei supplenti e il vortice di ricorsi e contro-ricorsi potrebbe minare il calendario delle assunzioni in ruolo: slitteranno le 58 nomine (10 nelle medie, 20 per le superiori, 22 nelle elementari, 3 delle materne e altre 3 per il sostegno all'handicap) sulla Destra Tagliamento, programmate per fine luglio? Vediamo l' iter tutto in salita, con oltre mille 100 domande dei precari da smaltire e ordinare dopo il 14 giugno negli uffici del Csa di Pordenone. La nota del ministero dell'Istruzione invita l'ufficio scolastico a predisporre con priorità gli aggiornamenti delle graduatorie permanenti di prima e seconda fascia e procedere alla pubblicazione della terza (la più numerosa, con circa 900 aspiranti abilitati) in tempi più distesi. Come dire nomine in ruolo a mantello di leopardo, perché le prime due fasce hanno pochi candidati e le cattedre rischiano di restare un altro anno ad alta discontinuità didattica. E' lotta contro il tempo, mentre Cgil scuola offre la mappa delle prime due fasce degli elenchi permanenti, quelli "olimpici" che non subiscono alterazioni da anni perché sono in parte l'eredità del cosiddetto "doppio canale" degli anni Ottanta.
In dettaglio, la scuola primaria: prima fascia deserta di candidati abilitati nelle elementari e materne; seconda fascia per le elementari vuota e con 7 candidati delle materne.
Scuola media inferiore: in prima fascia 244 abilitati (i numeri più alti sono in educazione fisica, musicale, lingua francese e tedesca), per il secondo settore si scende a 27 (con lo sciame articolato in quasi tutte le discipline)
Scuola secondaria superiore: affollata da 247 candidati la prima fascia (esuberanti le discipline di educazione fisica, francese, tedesco e laboratorio di fisica) mentre il secondo scaglione ha 56 abilitati. Sono numeri "dopati" dalla presenza doppia o tripla degli stessi candidati spalmati su più graduatorie: perché possono insegnare più discipline in diversi ordini di scuola, in base alla laurea. Ultima variabile, la presenza dei docenti già di ruolo che, per opportunità professionale, si sono inseriti tra i precari.
Cgil scuola le definisce "graduatorie della speranza": secondo le statistiche tarate sul futuro, serviranno oltre 20 anni per smaltire lo zoccolo del precariato in aumento di anno in anno. Ultima speranza è la riforma delle pensioni del 2008 che dovrebbe "scoprire" centinaia di cattedre e aprire la tornata delle assunzioni. Quelle vere.
Chiara Benotti