Mess.Veneto-"Perde quota l'inglese in classe

I riflessi della riforma. L'educazione tecnica diventerà materia residuale agganciata ad altre
"Perde quota l'inglese in classe"
La Cgil mette in guardia contro il calo delle ore d'insegnamento

Una "i" zoppa, quella di inglese nelle scuole elementari e medie riformate dal prossimo settembre, perché le ore di lezione "british" perdono quota.
"Nelle classi prime e seconde elementari del Pordenonese si annuncia un calo di 416 ore di inglese e di 175 nelle prime medie - fa il conto in perdita il vertice di Cgil scuola Carla Franza con Gianfranco Dall'Agnese -. I posti docenti da cancellare virtualmente si traducono sulla carta in 19 cattedre nelle elementari e 10 nelle medie: niente paura, gli insegnanti saranno "ripescati" negli spazi orari di laboratorio (3 ore facoltative per la primaria, 6 nella secondaria inferiore) e nell'insegnamento della seconda lingua straniera. Però, salta la prima delle tre "i" promessa dal Governo (le altre sono Internet e impresa, care al Premier) e dal ministro Moratti: che bel risultato".
Per fare spazio alla seconda lingua comunitaria (francese, spagnolo o tedesco a seconda delle risorse interne della scuola) le 3 ore di lezione a settimana nella lingua di Beckam in prima media passeranno a una e 38 minuti, da due a una settimanale in prima elementare e in seconda la riduzione va da tre a due. La compressione dei programmi curricolari da 30 a 27 ore settimanali fa "vittime" sul campo, cioè le discipline stesse smozzicate nella quota oraria. Se per inglese si piange, per educazione tecnica è il dramma nelle medie: cancellata, trasformata in un'ora tecnologia e abbinata a matematica. Tante scuole offriranno agli studenti il pacchetto opzionale dei laboratori con ore di "english" e magari di tecnologia, per fare il pareggio su qualità formativa e organici blindati. Ma le polemiche montano in fretta.
"Si insegnerà a marcia doppia per recuperare le ore perse negli errori colossali della riforma Moratti - lamentano i cigiellini -. Il consiglio del ministro Moratti di fruire dei programmi televisivi "Divertinglese" e "Rai educational" sembra una presa in giro: genitori e alunni chiedono qualità e quantità oraria in aula per l'insegnamento dell'inglese".