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Mess.Veneto-Organici, gestione al risparmio

Organici, gestione al risparmio" LA CGIL Cgil non gradisce la gestione al risparmio sugli organici di fatto 2005-2006 della scuola, tanto da sfidare il "passaparola" ministeriale su...

25/07/2005
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MessaggeroVeneto

Organici, gestione al risparmio"
LA CGIL
Cgil non gradisce la gestione al risparmio sugli organici di fatto 2005-2006 della scuola, tanto da sfidare il "passaparola" ministeriale sul contenimento dei costi. Tanto, da sfondare le stanze "dei bottoni" del pianeta istruzione provinciale. In ballo, c'è il diritto di scuola dell'handicap.
"Il responsabile dell'ex-Provveditorato Monaco ha invitato 4 o 5 dirigenti provinciali a non sdoppiare le classi in presenza di alunni disabili, per verificare la possibilità del loro spostamento in altri plessi scolastici - va dritto al punto il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese con Carla Franza -. Un cambio anche di quartiere, a volte di Comune come nel caso di circoli didattici con ampio territorio. I capi di istituto di superiori e primarie vogliono chiedere lo sdoppiamento, previsto dalla legge e suggerito dal ministero dell'Istruzione in organico di fatto 2005-2006, invece l'ex-provveditore propone l'alternativa: il trasloco dei bambini considerati alla stregua di pacchi postali!".
Lo sdoppiamento di una classe per il prossimo settembre scatta, per esempio, con l'inserimento di 2 alunni disabili in un gruppo di 25: non si può superare il tetto massimo di 20 allievi. Altrimenti, addio integrazione. Casi così, ci sono nel Pordenonese.
"Aumentano gli alunni iscritti portatori di handicap e non capiamo il motivo di trasferimenti coatti con gravi disagi per le famiglie, per evitare di aumentare l'organico - lamenta Dall'Agnese -. Siamo di fronte al mancato rispetto delle richieste dei genitori: trasferire un alunno disabile o normodotato in altro plesso significa creare problemi sul versante dei trasporti, utilizzando la logica del risparmio contro i bisogni delle fasce deboli. Il "pressing" sui dirigenti si traduce in danno per l'utenza: ma la scuola non deve offrire un servizio? I diritti dell'utenza finiscono nelle cesoie amministrative, per fare risparmiare lo Stato". (c.b.)


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