Mess.Veneto-Niente soldi, tagli ai pomeriggi

San Vito. Sul piede di guerra i genitori dei bambini che frequentano la "Moro" e la "Marconi" a Ligugnana
Niente soldi, tagli ai pomeriggi
La Cgil: nel 2005 25% di risorse in meno. Il Comune: valuteremo

SAN VITO. Meno risorse per le supplenze più riforma, uguale meno pomeriggi a scuola da settembre. La delibera del circolo didattico inviata a tutte le famiglie dei bambini iscritti alla prima elementare 2005-2006 del plesso "Moro"e "Marconi" (a Ligugnana) è chiara: orario contratto "orientativamente a 3 pomeriggi settimanali in applicazione della circolare ministeriale recita la nota e per la Finanziaria che riduce la spesa destinata a coprire le supplenze temporanee".
Come dire, ridotti i pomeriggi e aumento delle compresenze, quindi se mancherà una maestra in cattedra, l'altra eviterà la rincorsa al supplente e la spesa aggiunta alle casse scolastiche impoverite. Ed è subito polemica: sindacale (Cgil) e di mamme e papà ("servono 4 rientri", rivendicano i genitori).
"Tagli ai finanziamenti delle scuole per la copertura delle supplenze pari al 25% in meno nel 2005 tuona Gianfranco Dall'Agnese , ma nel circolo didattico di San Vito al Tagliamento si risparmia anche sul tempo scuola dei bambini, cancellando un pomeriggio. Ci meraviglia la decisione assunta dal consiglio di circolo che annovera tra le componenti rappresentanze di docenti e genitori: si scarica sugli insegnanti e sulla pelle dell'utenza il problema risorse. Una forzatura che nega un servizio richiesto dai genitori: diciamo no a questo abuso e chiediamo il ripristino di 4 rientri pomeridiani a settimana, nell'orario programmato per settembre".
I tempi di magra per le scuole mettono all'osso la voce supplenze nel budget 2005 e le soluzioni sono tutte da inventare per il prossimo anno: magari la generosità degli enti locali; oppure il ticket-supplente per i genitori degli alunni; o classi smembrate per il tempo di assenza del docente titolare; in alternativa bambini a casa fino al rientro del docente assente; oppure contrazione tempo scuola?
"I genitori sanvitesi si lamentano al nostro sportello sindacale testimonia Dall'Agnese e sappiamo che anche l'amministrazione comunale non è favorevole alla penalizzazione del tempo-scuola. Si mette il carro davanti ai buoi nel circolo didattico: impugneremo la circolare, se non sarà cambiata". L'assessore Gennaro Di Bisceglie risponde:: "Ci riserviamo di studiare la questione, rispettando le autonomie scolastiche e la legge di riforma".
Ragioni di riforma, afferma la dirigente Clara Danelon. "Il tempo normale previsto dalla legge di riforma 53 del 2003 prevede 27 ore curricolari obbligatorie e 3 opzionali fa memoria normativa il vertice del circolo didattico Danelon . Quindi, 3 rientri pomeridiani a settimana. Gli attuali 4 sono frutto di una fase transitoria, non replicabile nel prossimo anno scolastico. Il consiglio di circolo è l'unico organismo che può deliberare in piena autonomia sull'orario scolastico: questo va ricordato ai sindacati e anche all'amministrazione comunale sanvitese".
La fonte normativa primaria della riforma e le valutazioni orarie nell'offrire tempi distesi e ottimizzati hanno motivato le decisioni dell'organo collegiale: contro la legge non si va. "Altra situazione per il tempo pieno conclude la dirigente , con 40 ore settimanali e 5 pomeriggi in aula a settimana per i bambini di una prima classe a San Vito e una nel plesso di Prodolone. Il problema dei costi e delle scarse risorse al capitolo supplenze resta, purtroppo".
Chiara Benotti