Mess.Veneto- Nell'incertezza finanziaria i presidi sospendono la contrattazione d'istituto
Nell'incertezza finanziaria i presidi sospendono la contrattazione d'istituto Scuola, personale verso lo sciopero La carenza di fondi blocca il pagamento delle prestazioni aggiuntive ...
Nell'incertezza finanziaria i presidi sospendono la contrattazione d'istituto
Scuola, personale verso lo sciopero
La carenza di fondi blocca il pagamento delle prestazioni aggiuntive
La Cgil tenta la conciliazione davanti al prefetto di Trieste
Nuova agitazione del personale della scuola. Il segretario regionale della Cgil scuola, Antonio Luongo, rilancia la protesta e chiede il tentativo obbligatorio di conciliazione. Se nel confronto col direttore scolastico regionale davanti al prefetto di Trieste, quale rappresentante del Governo, la situazione non si sbloccherà potrebbe scattare, come è accaduto lo scorso anno, lo sciopero delle attività aggiuntive.
In quel caso gli insegnanti e il personale Ata (bidelli e amministrativi) si asterranno dall'effettuare tutto ciò che andrà al di fuori dell'orario settimanale.
Un'azione annunciata che ha per oggetto la carenza di fondi nelle scuole di ogni ordine e grado. Una situazione, questa, che secondo il sindacato rischia di cronicizzarsi. Anche perché il direttore scolastico regionale, Piergiorgio Cataldi, ha autorizzato i presidi a iscrivere a bilancio le stesse somme dell'anno precedente ben sapendo che quelle cifre si erano già rivelate insufficienti. Tant'è che molte attività, soprattutto quelle aggiuntive garantite dal personale Ata, non avevano trovato supporto finanziario.
Nella missiva la Direzione scolastica regionale si riservava "di fornire ulteriori comunicazioni alle scuole all'approvazione della legge di bilancio dello Stato e previa informazione preventiva alle organizzazioni sindacali riguardo ai criteri di distribuzione dei fondi". Promesse finora disattese visto che all'approvazione della legge statale non è seguita alcuna lettera. Di fronte a tanta incertezza i dirigenti scolastici a rinviare la contrattazione d'istituto con le organizzazioni sindacali provinciali. "I dirigenti spiega Luongo sostengono che la circolare delle direzione regionale è un documento di indirizzo che li vincola a mettere a disposizione della contrattazione solo il 52% delle somme spettanti". Il rinvio della contrattazione provoca conflitti che si ripercuotono sull'organizzazione delle scuole, costrette a chiedere contributi alle famiglie.
A questo punto la Cgil-scuola sollecita la Direzione scolastica regionale a comunicare ai presidi la disponibilità o meno di nuovi fondi; ad autorizzare i dirigenti scolastici a svolgere la contrattazione sul 100% delle risorse del fondo d'istituto e a delineare i criteri di distribuzione dei fondi. Ma non è tutto perché la Cgil-scuola invita la stessa Direzione scolastica a corrispondere al sindacato i mille euro come previsto dal verbale di conciliazione sottoscritto, lo scorso 28 agosto, davanti al tribunale di Trieste. (g.p.)