Mess.Veneto-Materne: esclusi i bimbi di 2 anni
sindaco: non ci sono ancora le condizioni per fronteggiare le direttive introdotte della riforma Moratti Materne: esclusi i bimbi di 2 anni Cervignano: respinte 11 iscrizioni per il pros...
sindaco: non ci sono ancora le condizioni per fronteggiare le direttive introdotte della riforma Moratti
Materne: esclusi i bimbi di 2 anni
Cervignano: respinte 11 iscrizioni per il prossimo anno scolastico
CERVIGNANO. Il sindaco di Cervignano, Pietro Paviotti, ha escluso ieri che i bambini di 2 anni e mezzo residenti nel territorio comunale possano frequentare a partire dal prossimo settembre le scuole materne comunali. La direzione didattica infatti ha già ricevuto 11 iscrizioni che dovranno essere respinte. La nuova riforma scolastica elaborata dal ministro Moratti ha previsto che, a partire da settembre 2004, alla scuole materne comunali fossero accettati anche i bambini di 2 anni e mezzo, ma nel centro della Bassa non si preparati a fronteggiare il problema e il primo cittadino, dopo essersi incontrato i vertici della direzione didattica, ha deciso di far slittare il progetto al 2005. "In riferimento all'iniziativa - spiega Paviotti - mi sono incontrato con il direttore didattico di Cervignano, che si è manifestato preoccupato. Attualmente infatti le nostre scuole sono organizzate verticalmente e l'inserimento di un bambino di 2 anni e mezzo è molto problematico, in quanto richiede molta più attenzione. La nuova norma stabilisce che il progetto può essere attuato dove l'amministrazione comunale è disponibile a mettere a disposizione i servizi necessari e le attrezzature. In giunta comunale abbiamo fatto una riflessione: sappiamo di essere carenti in fatto di asilo nido, che a Cervignano non c'è, la possibilità di frequentare le scuole per l'infanzia ai bambini di 2 anni e mezzo fornirebbe un servizio in più alle famiglie. L'iniziativa però ci creerebbe numerose difficoltà, in quanto nell'asilo nido è impiegato un insegnante ogni 6 bambini e nella materna il rapporto è 1 a 28. Diventerebbe dunque un problema inserire nella scuola per l'infanzia i bambini di 2 anni e mezzo. A mio avviso è indeterminato quello che deve essere l'impegno dell'amministrazione comunale, la quale deve organizzarsi in tempi brevi per fronteggiare il problema dopo aver già sopperito con fondi propri alle carenze finanziarie della scuola, che non era in grado di pagare la Tarsu. Siamo anche intervenuti per garantire le attività culturali esterne". Come dire che l'amministrazione comunale ha già fatto ciò che poteva per quest'anno. "Non ci sono le condizioni - conclude il primo cittadino - per accettare alle materne i bambini di 2 anni e mezzo e il progetto sarà riesaminato più avanti".