Mess.Veneto-"Mancano supplenti, bidelli in cattedra"
Franza della Cgil: non si può aumentare il carico di lavoro senza potenziare il personale. Le elementari e le medie rischiano il collasso "Mancano supplenti, bidelli in cattedra" La den...
Franza della Cgil: non si può aumentare il carico di lavoro senza potenziare il personale. Le elementari e le medie rischiano il collasso
"Mancano supplenti, bidelli in cattedra"
La denuncia del sindacato: molte scuole in difficoltà per il ritardo delle nomine
"Bidelli utilizzati in cattedra al posto dei professori, perché la caccia al supplente va al rallentatore nelle scuole superiori provinciali".
Sorveglianza in aula e la lezione può attendere: il segretario di Cgil scuola Carla Franza rileva l'effetto delle cattedre saturate a 18 ore settimanali che blocca il 'giro' di disponibilità delle sostituzioni degli assenti, nelle secondarie. Meno servizio-scuola e più spese per le supplenze a pagamento nei bilanci degli istituti, sempre che si trovi il precario in vena di accettare. In attesa della nomina del supplente, le classi passano spesso 2 o 3 giorni senza maestri, anche nelle elementari. Dove il problema ha un'altra causa.
"Titolari in congedo e cattedre senza supplente sono ormai una piaga nelle scuole primarie, causata da un meccanismo farraginoso che rallenta le operazioni di nomina - spiega la ciegillina -. Gli istituti più colpiti sono nella Pedemontana: molti convocati rinunciano o prendono tempo per la decisione e così passano ore, giorni, con le segreterie che annaspano per coprire le cattedre. Le classi vengono divise e assegnate ad altri insegnanti per tamponare l'emergenza. Capita anche che i docenti di sostegno siano utilizzati per supplenze e questo non può diventare una consuetudine".
I problemi delle segreterie scolastiche non finiscono al capitolo supplenze. Si prepara il peggio dal primo gennaio, con un super-lavoro che prevede la gestione 'in proprio' degli stipendi del personale precario annuale, finora conteggiati dall'ufficio provinciale del Tesoro.
"Si annuncia un passaggio di competenze che promette la paralisi per le 49 segreterie del Pordenonese - allerta la categoria Carla Franza -. Il calcolo dei contributi da trasmettere all'Inpdap, la ricostruzione della carriera del personale, i conteggi del nuovo fondo di pensione integrativa Espero, gli stipendi e quant'altro sono del tutto sproporzionati rispetto agli organici del settore amministrativo".
Aumenta il lavoro e calano gli organici erosi dai tagli nell'Istruzione: i 250 assistenti amministrativi provinciali e 49 direttori dei servizi sono sotto assedio. Il decentramento delle competenze dell'autonomia supera la soglia di resistenza.
"Non si può aumentare il carico di lavoro senza potenziare il personale - riassume la filosofia del diritto sindacale Carla Franza -. Le scuole elementari e medie inferiori del Pordenonese rischiano il collasso amministrativo. Bisogna ridare diritti pieni alle scuole, bloccando un 'tour-de-force' allo spasimo". (c.b.)