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Mess.Veneto-Mancano certezze sulle risorse

La Cgil lancia l'allarme. Il pericolo è che le famiglie debbano versare contributi per le attività formative "Mancano certezze sulle risorse" Ridotte di 200 mila euro le disponibili...

13/09/2004
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MessaggeroVeneto

La Cgil lancia l'allarme. Il pericolo è che le famiglie debbano versare contributi per le attività formative
"Mancano certezze sulle risorse"
Ridotte di 200 mila euro le disponibilità del provveditorato


"In alto mare i bilanci di previsione 2005 delle scuole statali. Gli istituti non sono in grado di stipulare contratti per le attività aggiuntive del nuovo anno scolastico e mancano certezze sulle risorse".
E' il segretario regionale di Cgil scuola, Antonio Luongo, a suonare la campanella più amara del rientro in aula: l'emergenza finanziaria. Toccherà alle famiglie il saldo dei corsi di teatro, meeting con l'autore, grafica o "lambada" per i progetti extra-curricolo? Cronica la carenza di fondi per l'istruzione e nelle casse del direttorato triestino manca un milione di euro.
"Non c'è un euro - incalza il cigiellino -. Nel biennio 2002-2003 le risorse per l'autonomia sono diminuite di 40 miliardi di vecchie lire e un mese fa il ministero dell'Istruzione ha distribuito soltanto il 40 per cento dei finanziamenti previsti dalla legge 440, per il sostegno delle attività dell'autonomia. Il decreto "taglia-spese" di giugno ha ridotto di 200 mila euro le disponibilità di spesa del direttorato (a Pordenone circa 50 mila euro tagliati in spese postali, missioni, telefono). Meno spese per lo Stato, quindi e costi aggiunti in servizi per le famiglie, i cittadini".
L'allarme sindacale alza la soglia di attenzione dell'Associazione dirigenti di Pordenone. "Non abbiamo percezione formale della gravità finanziaria - afferma il presidente Sergio Chiarotto -. Le assegnazioni di risorse hanno coperto il fabbisogno 2003-2004 e sono state sanate le situazioni pregresse. Nel liceo "Leopardi-Majorana", per esempio, non sussistono problemi particolari e il bilancio ci consente l'avvio delle attività aggiuntive previste, per la prima "tranche" dell'anno scolastico 2004-2005. Ma vigileremo per mantenere gli standard di qualità dell'offerta formativa, senza altri oneri aggiunti per le famiglie".
Più a rischio emergenza, gli istituti professionali. "Meno risorse dalla Regione Friuli per i progetti della cosiddetta "terza area" - rendiconta il dirigente dell'Ipsia "Zanussi", Stefano Vicenzotto -. Da 8 mila euro, il taglio 2004-2005 riduce a 7 mila 500 l'assegno regionale e, per fortuna, ci danno una mano le aziende partner del nostro territorio. Nel nostro istituto siamo riusciti a liquidare i compensi dei docenti per le attività extra-curricolari svolte nel 2003-2004, ma non abbiamo ancora potuto pagare quelli delle funzioni strumentali. Per ora, le tasse degli studenti sono congelate: circa 50 euro, come capita in quasi tutte le superiori".
Scuole allertate sull'autonomia al "verde" e per l'avvio della riforma Moratti, il conto spese dei servizi cala sulle spalle degli enti locali. (c.b.)


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