Mess.Veneto: Libri riformati, ricorso al tribunale
E’ anche atteso un pronunciamento del Tar del Lazio
L’adozione di nuovi testi comporta lo sforamento del tetto di spesa nelle scuole
Libri di testo 2006-2007 riformati a scuola davanti al giudice. Adozioni in corso tra i docenti delle scuole provinciali e allarme sul verdetto dei libri in tribunale. Le case editrici tremano: in gioco milioni di euro, impaginati come riforma Moratti comanda per circa 20 mila alunni provinciali.
«Ricorriamo in tribunale contro la circolare ministeriale che prevede l’adozione di libri di testo 2006-2007 coerenti con la riforma Moratti nelle primarie e secondarie di primo grado – vanno al contenzioso i sindacalisti di Flc-Cgil –. No ai testi conformi alle indicazioni della riforma Moratti: affidiamo ai nostri avvocati il compito di impugnare la circolare di viale Trastevere».
Guerra aperta, nel nome dell’autonomia delle scuole. Ricorso dei cigiellini e anche dei genitori sostenuti dai Cobas che si sono rivolti al Tar del Lazio: chiedono testi pre-riforma. Il rogo dei libri all’orizzonte? «Le case editrici – spiega un rappresentante Cobas del Pordenonese – sono state invitate a inviare ai docenti elementari e delle medie di primo grado le copie dei vecchi testi delle scuole».
Occhio alle adozioni, per ragione di riforma contestata e in ragione di spesa alle stelle. Troppo cari i libri nelle scuole medie e il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso presentato da Adiconsum. «Quasi tutte le scuole sforano il tetto di spese deciso dal ministero dell’Istruzione, anche in provincia di Pordenone – rivela un docente di materie umanistiche –. Attenzione massima all’elenco dei libri per il prossimo anno scolastico, perché, se un genitore fa causa, le scuole rischiano di pagare pegno: sinora hanno subito qualche bacchettata formale dal ministero dell’Istruzione».
I tetti massimi di spesa sono: 280 euro nella prima classe delle medie, 108 in seconda, 124 euro per la terza e viene tollerato un più 10 per cento del costo di copertina annuo. Una volta adottato, un testo subisce l’aumento di “trascinamento” e, per continuità didattica, le scuole nicchiano nel disdirlo. I tribunali amministrativi ragionali tireranno il freno a mano, sul caro-libri, a settembre?
Chiara Benotti