Mess.veneto-Lettera aperta e polemica tra sindacati e presidi
Lettera aperta e polemica tra i sindacati e i presidi Botta e risposta tra sindacati separati a scuola. Da una parte l'Associazione nazionale presidi che rilancia la campagna iscritti al settor...
Lettera aperta e polemica
tra i sindacati e i presidi
Botta e risposta tra sindacati separati a scuola. Da una parte l'Associazione nazionale presidi che rilancia la campagna iscritti al settore docente, dall'altra i confederali che ribattono picche: dopo la secca risposta di Cisl arriva lo sdegno di Cgil provinciale.
"La lettera aperta ai docenti italiani firmata Anp per sollecitarli alla delega sindacale mostra il vero volto dell'associazione '#8212; va all'attacco il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese '#8212;. L'obiettivo è quello di spaccare, dividere e mettere l'una contro l'altra le varie professionalità. I dirigenti fanno marcia indietro e cercano interlocutori negli insegnanti, dopo che sdegnosamente ne hanno preso le distanze scindendo le due aree contrattuali? Anp costruisce da 15 anni un progetto di scuola in cui i dirigenti hanno sovranità amministrativa, gestionale, gerarchica e autoritaria. Con chiari fini della scuola azienda che assume e licenzia il personale, dopo avere ottenuto la discrezionalità della scelta (scippata al collegio docenti) di collaboratori e vicari. Questo, in piena sintonia con le intenzioni del Governo e del ministro Moratti".
Critiche al vetriolo. Anp è un'associazione che in 15 anni ha raggiunto i poteri forti della managerialità a scuola: rappresenta il 50 per cento a livello nazionale della categoria, a Pordenone conta 18 iscritti su 49 dirigenti. Ha spianato la strada a una gestione dell'agenzia formativa per alcuni aspetti formato fotocopia di quella aziendale. Non a caso, la rivendicazione contrattuale è di ottenere l'omogeneità di trattamento con i manager della pubblica amministrazione. E su questa linea fece scalpore la proposta avanzata al governo dell'Ulivo di assumere i docenti per chiamata diretta del dirigente, poi congelata dall'allora ministro Berlinguer.
"Non arriva nemmeno una critica al taglio degli organici e delle risorse inflitti alla scuola '#8212; conclude Dall'Agnese '#8212; dal quartier generale Anp. Come mai?".
Non perde l'aplomb il presidente provinciale di Anp Stefano Vicenzotto, pronto a ribattere. "La lettera aperta del responsabile nazionale Rembado era diretta a figure specifiche della scuola come vicari, funzioni obiettivo, collaboratori '#8212; specifica il dirigente dell'Ipsia Zanussi di Pordenone '#8212;. Ci rivolgiamo a questi docenti perché potrebbero essere i dirigenti della scuola futura, non mi risulta invece che si trattasse di un'invocazione agli insegnanti. Per quanto riguarda il silenzio rispetto ai tagli alle risorse, credo sia facile notare come non hanno reagito in tanti, contando anche i tesserati di Anp che vantano anche la tessera di Cgil scuola. Per quanto mi riguarda, credo che il taglio delle risorse crei grossi problemi. Per esempio, nel settore Ipsia i progetti della cosiddetta terza area di formazione professionalizzante saranno conclusi grazie all'aiuto delle aziende private del Pordenonese. I problemi ci sono e li dichiariamo". (c.b.)