Mess.Veneto: Le pecche del nuovo anno scolastico
La provincia perde 30 posti di sostegno rispetto al 2006-’7
Trenta posti di sostegno all’handicap in meno nelle aule del Pordenonese. «Integrazione a rischio il 12 settembre», gettano benzina sull’organico al ribasso 2007-2008 in casa sindacale Flc-Cgil. Il diritto all’integrazione è rivendicato per 548 scolari disabili, con possibili inserimenti supplementari in settembre. La sofferenza è acuta in 34 scuole primarie e medie.
«Aumentano i casi di handicap grave – spiegano la situazione i cigiellini Carla Franza e Gianfranco Dall’Agnese –. Nel settore dell’infanzia 17 su 27 disabili iscritti, nelle primarie 49 su 180, poi 37 gravi su 205 diversamente abili nelle secondarie di primo grado e 26 tra i 136 inseriti nelle superiori. Per loro, 232 docenti di sostegno non sono sufficienti».
Nel 2006-2007 erano 292 le cattedre dell’integrazione, con 28 ore aggiunte, 563 alunni “H” a scuola, di cui 39 casi disabili gravi. Le forbici del risparmio sulla scuola calano pesanti nel Nord-Est. Anche il rapporto 2006-2007 tra posti di sostegno e numeri degli alunni, calcolato a fine giugno, mostra le misure impazzite. Il Friuli ci rimette. «E’ falsato in molte regioni il rapporto 1:138 previsto dal comma 3 (abrogato, ma efficace di fatto) dell’articolo 40 della legge 449 del 1997 – i cigiellini denunciano l’integrazione a marce diverse lungo l’ossatura scolastica dello Stivale –. In Sicilia, che detiene il massimo numero di posti di sostegno, a quota 12 mila 676, il rapporto posti di sostegno e alunni iscritti è pari a 1:65. In Friuli Venezia Giulia il rapporto si alza a 1:114».
L’integrazione in aula cambia i parametri a seconda della regione. Campania e Liguria? Rapporto 1:81. Passiamo alla Calabria: 1:85 e in Sardegna 1:88. L’Abruzzo frena a 1:106. In Umbria 1:128, che è il più alto nazionale, e la media tricolore si parcheggia nella relazione 1:89 (i dati condivisi dalle verifiche cigielline sono di Tuttoscuola). Tra posti di sostegno e posti in deroga si arriva a quota 86 mila 447 posti di sostegno in Italia. C’è un posto di sostegno siciliano, per esemplificarne l’abbondanza, ogni 7 posti attivi in organico statale.
Posti di lavoro a scuola creati a tavolino? «La differenza del numero dei posti di sostegno non dipende dal numero degli alunni disabili – conclude Dall’Agnese –. In Sicilia gli handicappati a scuola sono il 2,4 per cento, esattamente come in Abruzzo. Nel Pordenonese siamo al 2 per cento scarso sulla platea degli iscritti. La situazione è paradossale: chiediamo l’integrazione a pari opportunità».
Chiara Benotti