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Mess.veneto-La scuola dice addio alla logica del posto fisso

La scuola dice addio alla logica del posto fisso Dall'Agnese: "Gli impieghi stabili calano anno dopo anno, a favore delle collaborazioni" Scuole chiuse, docenti precari all'erta. Il bollettino ...

30/07/2002
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MessaggeroVeneto

La scuola dice addio alla logica del posto fisso
Dall'Agnese: "Gli impieghi stabili calano anno dopo anno, a favore delle collaborazioni"

Scuole chiuse, docenti precari all'erta. Il bollettino di guerra aggiornato dal ministero dell'istruzione lascia sul campo 100 mila posti di lavoro di troppo nella scuola nazionale (saranno diverse decine nel Pordenonese) e il futuro in cattedra si fa sempre più difficile. Le prospettive proiettano dati negativi secondo i sindacalisti di Cgil scuola già visibili nel Dpef alla voce scuola e l'oroscopo per le assunzioni ha tinte sempre più amare.
"Le nomine annuali nelle 49 scuole del Pordenonese aumentano gli incarichi fino al 30 giugno e diminuiscono quelli con l'estate pagata fino al 31 agosto '#8212; anticipa la qualità economica delle assunzioni dei precari abilitati il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese '#8212;. La prospettiva è drammatica: diminuiscono anno dopo anno i posti di lavoro stabili e si apre l'ipotesi dei contratti di collaborazioni coordinate continuative per le cattedre, documenti che cancellano le voci previdenziali e le garanzie di copertura ai precari. Se la riforma delle pensioni andrà in porto, si annullerà anche la prospettiva di un 'turn over' per l'assunzione di un contingente significativo di insegnanti delle nuove generazioni. Non c'è da stare allegri". Anche la prospettiva di un accordo tra la Regione Friuli e il Miur sulla sperimentazione della riforma dei cicli, con l'introduzione dell'assolvibilità del monoennio obbligatorio delle superiori nelle scuole professionali, potrebbe aprire falle agli organici statali degli istituti secondari.
"Siamo contrari alle riforme striscianti che non hanno ottenuto ancora l'approvazione del Parlamento '#8212; conclude Dall'Agnese '#8212;. Tanto più che l'accordo probabile tra il parlamentino friulano e il ministro Moratti porterebbe a un salasso di studenti nelle scuole superiori provinciali, con inevitabili contraccolpi all'organico. Per esempio, al liceo Leopardi-Majorana che ha alcune classi prime co-gestite da una convenzione con lo Ial per l'obbligo scolastico: è facile profezia pensare a un trasloco immediato ai corsi della scuola professionali di questi studenti".
C.B.


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