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Mess.Veneto-L'invito ai docenti: non adottate i libri testo con i nuovi programmi

L'invito ai docenti: non adottate i libri testo con i nuovi programmi I libri di testo hanno già recepito il dettato del ministro Moratti e il sindacato chiede la non adozione nelle c...

21/02/2004
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MessaggeroVeneto

L'invito ai docenti: non adottate i libri testo con i nuovi programmi
I libri di testo hanno già recepito il dettato del ministro Moratti e il sindacato chiede la non adozione nelle classi. Il messaggio della Cgil-scuola rivolto agli insegnanti è chiarissimo. "Invitiamo gli insegnanti a non accettare dai rappresentanti delle case editrici (facendone espressa dichiarazione) i libri già strutturati sui contenuti della riforma, perché i programmi sono stati solo allegati al Decreto e non assunti nelle forme previste espressamente dalla legge" si legge sul volantino che sarà distribuito a tutto il personale della scuola. L'invito è rivolto anche ai collegi dei docenti ai quali il sindacato suggerisce di "non adottare i nuovi testi con riferimenti a nuovi inesistenti programmi e a una riforma che non c'è".
Riducendo l'introduzione dei libri di testo di nuova generazione è un modo, secondo il sindacato, di lasciare fuori dalla porta anche i contenuti della legge Moratti che l'autonomia scolastica può mettere in discussione.
E così la battaglia della Cgil contro la riforma partirà proprio dai libri di testo. La raccomandazione del sindacato è quella di mantenere gli stessi testi scolastici utilizzati nell'anno in corso. E se, per motivi didattici, la sostituzione del testo risulterà inevitabile la raccomandazione è sempre la stessa: "Non adottate i libri con i contenuti in linea con la riforma. "La nostra è una lotta per la legalità" spiega il segretario regionale della Cgil-scuola, Antonio Luongo, nel sottolineare che la legge per alcuni aspetti risulta "incostituzionale".
Oltre al sindacato anche i migliaia di genitori friulani hanno espresso la loro contrarierà nei confronti della nuova organizzazione della scuola che ha fatto venir meno il tempo pieno. Le petizioni sono state consegnate, in diverse occasioni, all'assessore regionale all'Istruzione, Roberto Antonaz.


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