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Mess.Veneto- In pochi a scuola prima dei 6 anni: ha aderito non più del 20 per cento

Flop degli "anticipi" nelle elementari. Nelle materne le lunghe liste d'attesa rallentano l'accesso In pochi a scuola prima dei 6 anni: ha aderito non più del 20 per cento ...

03/10/2004
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MessaggeroVeneto

Flop degli "anticipi" nelle elementari. Nelle materne le lunghe liste d'attesa rallentano l'accesso
In pochi a scuola prima dei 6 anni: ha aderito non più del 20 per cento


Un flop o quasi, gli anticipi in aula per il 2004-2005 nelle elementari provinciali. Sulla carta circa 400 i bambini di 5 anni e mezzo potenziali "primini", di fatto il 20% scarso tra i banchi: un'ottantina nel monitoraggio del sindacato Cgil e una quindicina scarsa nei 3 circoli di Pordenone. Caute le famiglie, poco entusiaste le maestre. L'addio precoce alla scuola dell'infanzia è difficile.
"Non è un "gap", il mancato anticipo di massa - ammette una maestra di Pordenone -. I tempi di maturazione dei bambini sono eterogenei, inoltre le classi elementari sono investite per tutto l'arco dell'anno dal flusso ininterrotto di bambini stranieri che, spesso, non parlano l'italiano. Siamo in difficoltà nel personalizzare tanti percorsi didattici all'interno di un gruppo classe".
Freddino l'entusiasmo per la scuola dell'obbligo statale prima dei 6 anni, altro scenario nelle paritarie che dall'esperienza-pilota del 2002 - 2003 sdoganano la riforma Moratti con successo, dagli anticipi al maestro tutor, come capita nell'istituto "San Giorgio" di Pordenone. Realtà rovesciate fuori dalla cintura dell'obbligo, per gli "under 6": il chiedo scuola anticipato sfiora le elementari statali e si riversa a cascata nella materna.
Bloccato il nulla osta alle sezioni dell'infanzia con alunni di 2 anni e mezzo (l'Associazione nazionale Comuni ha tirato il freno riforma, per carenza di risorse), ci sono le liste d'attesa. Impossibile garantire riforme a costo zero e gli euro per servizi e nuove figure come il "bidellante" - cioè l'Ata destinato al cambio pannolini nelle materne con i bambini "verdi"-, rinviano l'affare anticipi a data da destinarsi.
Una sessantina le richieste provinciali in "coda" per l'ingresso nelle materne, conteggiate dal sondaggio sindacale. "I circoli didattici non riescono ad assorbire tutte le richieste di iscrizione - rilancia il problema il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese -. La mancata autorizzazione di 3 sezioni statali mette alle corde il problema, a Pordenone: l'attesa statalizzazione dell'istituto "Vittorio Emanuele II" è bloccata. Un irrazionale gioco di pesi e contrappesi politici penalizza le famiglie provinciali . A Trieste la statalizzazione di un istituto dell'infanzia è stata concessa, a Pordenone no. Rimandata al prossimo anno, per essere ottimisti. E il diritto di scuola va a farsi friggere".
Chiara Benotti


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