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Mess.Veneto-Il Comitato scuola pubblica: sì allo sciopero di lunedì

Il Comitato scuola pubblica: sì allo sciopero di lunedì Il comitato in difesa della scu...

11/11/2004
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MessaggeroVeneto

Il Comitato scuola pubblica: sì allo sciopero di lunedì


Il comitato in difesa della scuola pubblica (Csp), riunitosi ieri nella sede del centro sociale di via Volturno, aderirà allo sciopero generale di lunedì prossimo 15 novembre contro la riforma Moratti. L'associazione ha, allo stesso tempo, preso la decisione di distribuire agli studenti un volantino, il giorno della manifestazione, in cui sono elencate le motivazioni della protesta.
"Bocciamo in pieno la proposta di modifica dell'ordinamento scolastico prevista dalla riforma Moratti - spiega Matteo Molinaro del Csp - Se un progetto di questo tipo dovesse passare in parlamento, infatti, gli studenti verrebbero divisi in alunni di serie A e di serie B in base alle loro possibilità finanziarie".
Molinaro, inoltre, contesta anche l'autonomia concessa agli istituti scolastici negli ultimi anni. "La troppa discrezionalità concessa alle scuole negli ultimi tempi - afferma - ha ridotto gli istituti a delle mere unità finanziarie. Queste, a seconda dei fondi a disposizione, propongono un'offerta formativa troppo diversificata tra di loro con conseguenze molto gravi. In primo luogo si porta ad un aumento della disuguaglianza tra chi può permettersi un certo tipo di scuole e chi, per problemi finanziari, non è in grado di iscrivere i figli ad istituti di primo livello. Le famiglie, inoltre, devono subire, ogni anno, un aumento delle tasse scolastiche perché il ministero ha tagliato i fondi agli istituti pubblici".
Un altro punto al centro della contestazione è quello della scelta, alla fine delle scuole medie, tra istituti professionali e licei. "Già adesso un ragazzo deve prendere una decisione, molto spesso definitiva, a 14 anni - continua Matteo Molinaro -. Con la riforma Moratti dovrebbe farlo addirittura un anno prima. Noi crediamo che, a quell'età, uno studente sia troppo giovane per fare questo tipo di scelta. Quello che noi proponiamo è un biennio comune tra istituti professionali e licei, in modo tale che la scelta del piano di studi venga fatta soltanto dopo che uno si sia reso conto di quale strada sia, per lui, la più adatta".
All'incontro di ieri hanno partecipato anche alcuni aderenti al movimento 'Laboratorio libero pensiero', nato due mesi fa, che raccoglie una ventina di studenti udinesi. L'associazione, pur aderendo allo sciopero generale, ha deciso di non partecipare all'organizzazione dello stesso e di pubblicare un proprio volantino.
"Abbiamo preso la decisione di non allinearci in maniera totale con il csp - spiega Michele Mattotti - perché il nostro movimento è nato poco tempo fa e non abbiamo ancora delineato in maniera definitiva le nostre posizioni. Per lo stesso motivo abbiamo preferito stampare un nostro volantino. Preferiamo, quindi, astenerci, per il momento, dalla fase organizzativa, ma siccome anche noi siamo contrari a questa proposta di riforma parteciperemo al corteo di protesta".
Mattia Pertoldi


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