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Mess.Veneto-Gli insegnanti senza posto fisso: "Ci sottraggono pure le supplenze

Pagina 5 - Pordenone Gli insegnanti senza posto fisso: "Ci sottraggono pure le supplenze" LA PROTESTA ...

17/06/2005
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MessaggeroVeneto

Pagina 5 - Pordenone
Gli insegnanti senza posto fisso: "Ci sottraggono pure le supplenze"
LA PROTESTA


Docenti precari del movimento interregionale Miip mobilitati alla conquista delle supplenze-spezzoni. Gli spezzoni-cattedra non superiori alle 6 ore di lezione settimanali, cioè gli "avanzi" in organico, spesso sono assegnati dai dirigenti ai professori di ruolo che arrotondano i salari superando il tetto delle 18 ore. "Vietato ripetere questa prassi" minacciano mille precari abilitati e Cgil dà man forte, in provincia.
"Va rispettato il regolamento risalente al 2000 e ribadito dalla recente sentenza del giudice del lavoro di Potenza che fa testo anche nel Pordenonese - vanno al sodo i supplenti del Miip -. Gli spezzoni non superiori alle 6 ore, al pari di tutti gli altri spezzoni devono essere assegnati dai capi di istituto ai docenti precari abilitati e inseriti nelle graduatorie permanenti. Subiamo da tempo l'erosione dei nostri diritti. Denunciamo il nuovo feudalesimo imperante nella scuola, con presidi che in nome dell'autonomia fanno spezzatino di cattedre, per attribuire gli spezzoni ai propri "vassalli", secondo il principio del beneficio. Chiediamo che siano attribuiti gli spezzoni ai legittimi titolari: i precari".
Nelle scuole provinciali capita lo "scippo" al precariato? "Potrebbero nascere molti ricorsi - ammette il sindacalista Cgil Gianfranco Dall'Agnese -. Abbiamo il caso estremo di uno spezzone di 8 ore di lezione settimanali diviso in due da un dirigente, che ha attribuito 4 ore a testa a due docenti di ruolo. Così non va, anche per ragioni di norma contrattuale. Gli spezzoni-cattedra vanno offerti a supplenti prioritariamente, cioè ai precari inseriti nelle graduatorie permanenti e, soltanto in caso di esaurimento degli elenchi, offerti ai docenti di ruolo della scuola. Il diritto va ristabilito senza indugi, in tutti gli istituti del Pordenonese".
Per i precari Ata in arrivo il bando di aggiornamento delle graduatorie di terza fascia di istituto (il decreto è alla firma del ministro Moratti) dopo la metà di giugno e decorreranno 30 giorni per inoltrare le domande. Altra iniziativa in corso è quella dell'Associazione nazionale presidi, che propone ai docenti di ogni ordine e grado una petizione.
"Per rilanciare la riforma della professione docente - spiegano i capi di istituto targati Anp - diamo avvio a una petizione con raccolta firme in tutte le scuole. Chiediamo alle forze politiche la ridefinizione per via parlamentare di un nuovo stato giuridico degli insegnanti, coerente con i nuovi scenari dell'autonomia e della riforma Moratti. L'attuale assetto dei docenti statali risale a 30 anni fa e rispecchia un modello di scuola centralista, ormai superato". (c.b.)


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