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Mess.Veneto-Giusto frenare le iscrizioni dei bimbi di 2 anni e mezzo"

"Giusto frenare le iscrizioni dei bimbi di 2 anni e mezzo" La Flc-Cgil alla Cisl-Scuola: mai stati possibilisti ...

28/01/2005
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MessaggeroVeneto

"Giusto frenare le iscrizioni dei bimbi di 2 anni e mezzo"
La Flc-Cgil alla Cisl-Scuola: mai stati possibilisti


Nessuna linea "possibilista" sulle iscrizioni anticipate per i bambini di due anni e mezzo alle scuole materne. La Cgil, Federazione lavoratori della conoscenza, respinge le accuse dei "cugini" della Cisl, ribadendo invece la linea dura e decisa semprea avuta su tale argomento. La precisazione arriva da Franca Gallo della segreteria regionale della Flc-Cgil.
"Proprio durante l'ultima riunione avuta in sede di Ufficio scolastico regionale abbiamo espresso il nostro apprezzamento per il riconoscimento da parte dello stesso Ufficio, rappresentato dal dirigente con funzioni vicarie Carmine Monaco, dell'impossibilità ad ammettere alla frequenza bambini "anticipatari" nella scuola dell'infanzia in mancanza della conclusione all'Aran della trattativa sull'introduzione di nuove figure professionali di supporto". Sempre in quella sede la Flc-Cgil ha riaffermato la sua posizione rispetto all'inderogabilità della presenza di specifiche figure professionali ("che - ricorda la Cgil - debbono essere docenti e non collaboratori/collaboratrici scolastici, come viceversa propone il Ministero") e di nuovi modelli organizzativi per garantire ai/alle minori anticipatari il diritto ad un inserimento qualificato.
La mancanza delle soluzioni contrattuali e loro inderogabilità per la Flc Cgil (presenza di specifiche figure professionali e di nuovi modelli organizzativi) e l'assenza delle condizioni previste dalla stessa normativa del Ministero per un anticipo che tuteli prima di tutto i bambini non significa, comunque, a giudizio della stessa Cgil che "sindacati, Anci, Regione, Ufficio Scolastico Regionale e tutte le agenzie che a vario titolo si occupano di educazione, non possano/debbano preoccuparsi di discutere azioni finalizzate a garantire i diritti dei bambini/delle bambine nella fascia 0-6 anni, incluso quello della formazione di qualità, insieme ai diritti degli operatori degli asili nido e delle scuole dell'infanzia e dei genitori".


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