Mess.Veneto-Friuli-in nessun istituto ci sarà la sperimentazione
ministro Moratti Scuola, in nessun istituto ci sarà la sperimentazione di PAOLO MOSANGHINI Nessuna scuola materna o elementare della nostra provincia ha fatto richiesta al ministero della ...
ministro Moratti
Scuola, in nessun istituto ci sarà la sperimentazione
di PAOLO MOSANGHINI
Nessuna scuola materna o elementare della nostra provincia ha fatto richiesta al ministero della pubblica istruzione per avviare la sperimentazione. In molte altre province la domanda è stata fatta, tanto che altrove è stata data la concessione per mettere 'alla prova' il documento del ministro Moratti sull'istruzione. In ogni provincia potevano essere lameno un paio le scuole alle quali poteva essere data la concessione, ma in Friuli nessuno si è fatto avanti.
Lo segnala la Uil scuola che, d'altra parte, esprime "netta contrarietà alla mini-sperimentazione prevista dal ministro Moratti (denominata Progetto nazionale di sperimentazione) che riguarda la scuola dell'infanzia e la scuola elementare". I punti più discussi riguardano l'anticipo di un anno nella frequenza dei due ordini di scuola. "A tutt'oggi, alla Uil scuola di Udine non risulta che alcuna scuola della provincia abbia aderito a tale proposta di sperimentazione", spiega il segretario provinciale di Uil scuola, Romeo Chiavotti, il quale sottolinea pure che "tali anticipi non trovano alcuna motivazione sul piano educativo, e non trovano il sostegno né nella nostra letteratura pedagogica né in esperienze didattiche attuali o pregresse che, anzi, hanno dimostrato i limiti della forzatura in materia di prestazioni troppo precoci. In particolare, per quanto riguarda la scuola dell'infanzia '#8211; continua Chiavotti '#8211; rivolgersi a tale fascia di età presuppone la necessità di adeguate strutture e assetti organizzativi, a partire dal rapporto numerico tra insegnante e bambino ricalcato sui parametri dell'istituzione specifica per bambini di questa età".
Il sindacalista fa sapere che "lo stesso documento del consiglio nazionale della pubblica istruzione è assai critico su questo aspetto della riforma, in quanto tale anticipo stravolge un modello educativo tra i più apprezzati all'estero e non manca di imporre faticose e negative dissociazioni tra le professionalità educative, ulteriormente appesantite di nuove figure per la cura dei bambini e il conseguente adeguamento alla professionalità docente". Non sono neppure d'accordo le organizzazioni sindacali, oltre a registrare lo scontro tra le forze politiche.
Anche l'Anci (Associazione dei Comuni) "ha espresso forti perplessità '#8211; dice Chiavotti '#8211;, chiedendo in ogni caso che i Comuni interessati vengano coinvolti, essendo titolari delle competenze su edilizia, arredi, trasporti e refezione scolastica e chiedendo lumi sulle risorse necessarie che a tutt'oggi non ci sono".
La Uil scuola lamenta che stia per iniziare "un anno scolastico che vede il ministro dell'istruzione in stato confusionale, indebolito da contese politiche interne alla coalizione di Governo e affannato a tappare le falle che esso stesso ha creato, con provvedimenti di emergenza e di corto respiro, senza una visione di insieme organica e una proposta di risoluzione alle numerose problematiche del comparto".
Il contratto della scuola, la revisione del punteggi agli insegnanti specializzati, i problemi del personale Ata sono alcuni dei temi sui quali la Uil scuola ha programmato per settembre una serie di assemblee nelle scuole della provincia, e previsto azioni di lotta, di concerto con la segreteria regionale, qualora non venga fatta chiarezza sulle questioni più urgenti.