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Mess.Veneto-Docenti e Ata, un'ondata di scioperi

Docenti e Ata, un'ondata di scioperi Il primo appuntamento sindacale sulla vertenza istruzione è fissato per il 24 ottobre ...

04/10/2003
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MessaggeroVeneto

Docenti e Ata, un'ondata di scioperi
Il primo appuntamento sindacale sulla vertenza istruzione è fissato per il 24 ottobre


In piazza a protestare ci sarà anche il comparto istruzione, il 24 ottobre nello sciopero generale contro la riforma delle pensioni. Bandiere confederali Cgil, Cisl, Uil scuola in lotta per mettere alle corde la finanziaria 2004 che prospetta "nozze coi fichi secchi" in tutto il settore educativo.
Manifestazione a Pordenone e paralisi probabile dell'intera giornata per le 49 scuole della provincia.
"Lo sciopero del 24 ottobre rappresenta un appuntamento di straordinaria importanza per tutto il pianeta scuola invita a incrociare le braccia i 4 mila lavoratori del settore istruzione il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese . Ci auguriamo sia il principio di una intensa stagione di lotte unitarie: per rispedire al mittente la manovra economica 2004. Non prevede infatti le minime risorse necessarie per i rinnovi contrattuali del settore scuola (l'attuale contratto scadrà nella parte economica il 31 dicembre), conferma i pesanti tagli dello scorso anno con un effetto devastante per gli istituti, non ci sono ancora immissioni in ruolo nonostante 100 mila posti vacanti (oltre 800 nel Pordenonese). La lotta è l'unica risposta giusta".
Un giorno di vacanza per 32 mila studenti provinciali? Le premesse ci sono e la rabbia cresce tra docenti e Ata, colpiti a tradimento da una riforma delle pensioni che manda all'aria i piani di una vita e sempre più insoddisfatti da salari depressi. Il primo effetto dell'emergenza previdenziale fa impennare le domande di pensione dei docenti e gli esperti attendono un boom di quiescenze nel prossimo triennio: una soluzione per pochi, considerata l'età media di 45-50 anni del settore.
"L'impianto della proposta del Governo di cambiamento del sistema pensionistico è iniquo e danneggia i lavoratori della scuola affermano i sindacalisti di Uil scuola . Inoltre, il personale dell'istruzione è escluso dagli incentivi previsti per ritardare l'addio al lavoro: iniziamo dal 24 ottobre la fase di mobilitazione per fare cambiare opinione al Governo. Il dissenso deve farsi sentire con l'adesione alla giornata di lotta di tutti i lavoratori".
Un venerdì in piazza anche per gli studenti medi. Data per probabile l'adesione dei teenager delle superiori provinciali alla manifestazione confederale, con la voglia di una protesta aggiunta contro la riforma Moratti e i tagli alle risorse delle scuole che bruciano come uno schiaffo, considerata la generosità del ministro nei confronti delle scuole paritarie. (c.b.)


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