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Mess.Veneto-Docenti e Ata, credito di 366 euro

Docenti e Ata, credito di 366 euro" La Cgil denuncia i "buchi" causati dalla legge finanziaria ...

07/10/2003
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MessaggeroVeneto

Docenti e Ata, credito di 366 euro"
La Cgil denuncia i "buchi" causati dalla legge finanziaria


Una finanziaria capestro, la manovra economica 2004 che si prepara per la scuola statale? Il dubbio è un eufemismo, secondo il sindacato Cgil scuola e mentre gli autonomi Snals dichiarano mobilitata la categoria, i sindacalisti cigiellini fanno i conti in tasca alla scuola territoriale: ogni docente e Ata vanta un credito di 366 euro per le "insolvenze" del tandem ministeriale Moratti-Tremonti. La scuola statale resta "al verde", ma i due ministri onoreranno il debito? "L'attacco alla scuola pubblica prosegue a colpi di forbice inferti alle risorse nell'annunciata finanziaria che porterà sacrifici, proposte didattiche mutilate dall'accanimento al risparmio del governo è pessimista il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese con il segretario Carla Franza . Nel 2003 il personale della scuola accusa un deficit di 366 euro pro capite, cancellati dal decreto tagliaspese del ministro Tremonti che ha sottratto 6 milioni 954.945 euro. Inoltre, soltanto il 52% delle attività aggiuntive è stato liquidato con il fondo di istituto delle scuole del Pordenonese: i dirigenti non sono in grado di pagare i compensi perché mancano ancora 5.033 milioni per il pareggio a bilancio dell'annata 2002-2003. Non dimentichiamo che sono ferme da mesi nelle segreterie provinciali le domande dei docenti che hanno presentato la documentazione per il rimborso dell'autoaggiornamento: 35 euro medi pro capite cancellati, con un comportamento vergognoso".
Fondi delle scuole ridotti del 29% in un anno e casse vuote al direttorato di Trieste, tanto che se arriva qualche euro dal Miur si utilizza per le emergenze. Da questa miseria, come decolleranno i Pof (piani dell'offerta formativa) della stagione educativa 2003-2004? Sarà possibile un bilancio di previsione nelle scuole del Pordenonese? Impegnarsi in nuove attività senza avere il compenso dell'annata precedente è un salto nel buio. "La maggioranza delle scuole è bloccata nella progettualità si rammaricano Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese . Alcuni istituti approvano il Pof ripromettendosi una revisione delle decisioni prese in merito ai progetti in campo a metà quadrimestre, in base alle risorse che saranno disponibili. Si naviga a vista e nella contrattazione rsu ci troviamo di fronte anche a realtà paradossali: nella cronica povertà diffusa ci sono alcuni capi di istituto che hanno tesaurizzato negli anni le risorse, senza investirle. I residui sono cospicui anche in alcuni circoli didattici e questo dimostra l'opportunità di un controllo trasparente del piano delle risorse, per evitare paradossi simili. A controcanto, le casse dei 4 centri territoriali di educazione permanente degli adulti della Lozer di Torre, Ungaretti di Prata, medie di Sacile e San Vito al Tagliamento sono a secco: gli insegnanti esperti assunti nella scorsa stagione con contratti Co.co.co. stanno ancora aspettando lo stipendio".
Cgil scuola si prepara alla riscossa, aspettando il colpo di lama della finanziaria. Atto primo è la proclamazione dello stato di agitazione del personale docente e Ata di tutto il Friuli e lo sciopero sindacale congiunto, per la scuola e la materia infuocata della previdenza, è dietro l'angolo della seconda metà di ottobre.


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