Mess.Veneto-Contratto, poteva andare peggio

L'accordo raggiunto ieri per docenti e personale Ata interessa oltre 4 mila pordenonesi
"Contratto, poteva andare peggio"
Cgil, Cisl, Uil e Snals accolgono con rassegnazione l'intesa
SCUOLA
I commenti negli istituti della provincia

Il contratto scuola è 'by-passato'. Non vale un accordo europeo per oltre 4 mila dipendenti della scuola provinciale (un milione circa a livello nazionale), ma poteva andare peggio. La filosofia del 'prendi i soldi e scappa' ha vinto e la fumata bianca annuncia aumenti medi pro-capite di 133,90 euro lordi, che azzerano il pericolo di saltare il biennio contrattuale. Meglio il 'piatto di lenticchie' della pre-intesa siglata ieri dalla triplice confederale Cgil-Cisl-Uil con Snals, mentre Gilda resta latitante: arriva dopo 17 mesi di vacanza contrattuale, con stipendi rosicchiati all'osso dall'effetto incrociato euro-inflazione.
"La tenuta unitaria sindacale coglie l'obiettivo della difesa dei diritti dei lavoratori nel profilo giuridico - commenta a caldo il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese - e delle retribuzioni dai processi inflattivi. Tra le novità sensibili, nuovi diritti nei congedi ai precari, la possibilità al personale di ruolo di una aspettativa per un anno a stipendio zero per dedicarsi ad altra professione. Il fondo di istituto aumenterà, si superano le funzioni aggiuntive Ata e le funzioni obiettivo docente saranno 'a misura' di scuola. Salve anche le relazioni sindacali con il ruolo confermato alle Rsu nella contrattazione di istituto. Gli aumenti forse in busta paga da luglio e la verifica con la base al più presto".
Per il segretario di Cisl scuola, Marisa Susanna, "è una chiusura accettabile della trattativa che aumenterà la busta paga di 147 euro i salari docenti e 93 quelli Ata. Faremo assemblee nelle scuole in tempi stretti, perché riteniamo la consultazione un passaggio fondamentale del contratto. Tre i fattori-novità: la gestione del fondo per la pensione integrativa, la clausola degli istituti contrattuali da rivedere di fronte alla riforma della scuola e la prevista riflessione sui meccanismi di carriera professionale".
La non-stop al tavolo delle trattative è commentata nel quartier generale dello Snals con segno positivo. "La firma sull'accordo è un segno di responsabilità - affermano gli autonomi -, anche se siamo parzialmente soddisfatti degli aspetti retributivi e non si dà alla scuola un contratto di svolta. Ma la salvaguardia della piena autonomia del collegio docenti, del ruolo negoziale delle Rsu sono obiettivi raggiunti. Ora ci prepariamo al prossimo appuntamento sul biennio 2004-2005 e chiediamo un aggancio all'Europa".
Idem sentire in casa Uil, posizione d'urto di Gilda che dovrà vedersela nella scelta tra un'opposizione alla firma contrattuale, che significa esclusione dalle trattative successive, oppure consenso 'obtorto collo' per quelle risorse finanziarie che giudica troppo scarse. "Non si è fatto nessun passo avanti - è l'amarezza dei gildiani - per migliorare la condizione professionale dei docenti".
A fare i conti al lordo si trovano aumenti a metà carriera docente (15-20 anni in cattedra) di 118,85 euro per elementari e materne, 126,89 ai prof. delle medie inferiori, 129,64 per le 'cattedre' delle superiori e agli Ata 93 euro, con valore aggiunto ai direttori dei servizi amministrativi generali delle segreterie scolastiche che conquistano un differenziale del 30 per cento.
Chiara Benotti