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Mess.Veneto-Concorso presidi Ricorso in vista per 200 esclusi

Verdetto del Tar riapre le speranze per molti insegnanti pordenonesi Il 29 per cento delle dirigenze scolastiche della provincia risulta essere ancora vacante Concorso presidi Ricorso ...

16/09/2005
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MessaggeroVeneto

Verdetto del Tar riapre le speranze per molti insegnanti pordenonesi
Il 29 per cento delle dirigenze scolastiche della provincia risulta essere ancora vacante
Concorso presidi Ricorso in vista per 200 esclusi


Ricorso in vista per circa 200 docenti esclusi dal concorso in Friuli per dirigenti scolastici: il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva. Un colpo di scena che riapre i giochi e le speranze per tanti insegnanti del Pordenonese e della Penisola. Di fatto, 152 gli esclusi regionali nel settore secondarie di secondo grado e 41 nelle primarie con secondarie di primo grado. Ricorsi a posteriori, perché le prove scritte sono concluse e il concorso potrebbe andare ai supplementari.
"Si può ipotizzare un'azione legale - precisano gli autonomi Snals -. Con l'obiettivo di ottenere la sospensiva e svolgere un'eventuale prova suppletiva, che l'amministrazione potrebbe essere obbligata a organizzare per gli esclusi". La sentenza del Tar laziale, favorevole ai candidati tagliati fuori causa il punteggio basso, ha una leva strategica nel fatto che la pubblica amministrazione non può escludere da un concorso statale nessun aspirante, senza fargli svolgere le prove. "Più vantaggiosa rispetto al Friuli - concludono i sindacalisti autonomi -, la condizione degli aspiranti nelle regioni con la prova in agenda a fine mese, pure ottobre. I docenti esclusi in Sicilia, per esempio, potranno chiedere la sospensiva ed essere ammessi alle prove con riserva".
Il tormento sul concorso va al massimo e il popolo della scuola provinciale è avvisato: i risultati degli scritti arriveranno sotto l'albero di Natale. La fine del girone dantesco di prove orali (2 di gruppo e da "single"), di formazione (circa 200 ore, tutorato compreso), altro scritto e orale per non perdere l'allenamento, è previsto entro dicembre 2006. Tempi messianici e non aspetta il verdetto il sindacato Cgil, deciso a ottenere di più, in termini numeri e occupazionali per dirigenti e scuole.
"Il 29% delle dirigenze del Pordenonese è vacante - punta il dito il cigiellino regionale Antonio Luongo con Gianfranco Dall'Agnese - e in Friuli si sale al 39%, con 81 posti liberi. Il concorso ne mette in palio 32 (36 in tutto, compresi quelli di scuole slovene), in un tempo troppo lungo e con costi pubblici eccessivi per lasciare, poi, tanti posti vacanti. Serve subito l'indizione di un nuovo concorso ordinario e rivendichiamo anche il bando di un altro concorso riservato ai presidi incaricati triennalisti".
Le cronache mettono in conto il pensionamento a cascata dei dirigenti "dinosauri" (età media 58 anni) nel prossimo biennio, capace di liberare altre 25 dirigenze friulane e mettere in liquidità la gestione stabile e continuativa. "La mancanza di continuità e stabilità nella conduzione delle scuole dell'autonomia è deleteria - si rammarica Luongo -. I dirigenti supplenti annuali e il ricorso a docenti incaricati che cambiano di anno in anno, indeboliscono l'efficacia di governo della scuola. Siamo la seconda regione con più posti vacanti e si sta creando un nuovo precariato professionale. Un effetto della politica ossessiva dei tagli e delle insufficienti assunzioni". (c.b.)


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