Mess.Veneto: Commissari della maturità nominati dal ministero per le materie sbagliate
Docenti di diritto alle prese con l’economia, latinisti alla prova del greco
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«Una decina di commissari dell’esame di Stato da sistemare ai tempi supplementari, nel Pordenonese. Insegnanti di matematica nominati esaminatori in fisica, di italiano per latino e di latino su greco». Un colpo di cacciavite al cervellone di Monteporzio Catone, indirizzo romano del Ministero dell’Istruzione, sul software della maturità: lo reclama la sindacalista provinciale della Flc-Cgil Teresa Sarli, che segnala i non pochi svarioni che riguardano il nostro territorio.
«Nel liceo Torricelli di Maniago, nelle superiori di Spilimbergo e nel Kennedy di Pordenone alcuni casi macroscopici - va alla location, la cigiellina -. Una docente di diritto se la deve vedere con i compiti di economia: è un guaio».
Un fascio di professori nominati sulla base generalista delle macro-aree disciplinari, si candidata a impennare la percentuale dei ricorsi al Tar. Quelli degli studenti. «Un diplomato non contento del voto in centesimi - scongiura la cosa, Sarli - potrebbe impugnare l’assetto della commissione esaminatrice davanti al tribunale amministrativo regionale. Quindi, raccogliamo le segnalazioni scritte dei colleghi e spediamo tutti i documenti al ministero dell’Istruzione».
Il sindacato si fa portavoce delle istanze dei commissari. «Insegno matematica, mi trovo commissario prima di fisica e poi di filosofia - fa buon viso alla sorte stramba decisa da viale Trastevere, un professore di Pordenone -. Mi riciclo anche al pensiero di Socrate e Wittgenstein ma il problema vero non sono le domande, piuttosto le risposte: chi mi suggerisce?».
Suggerimenti sindacali pronti all’uso, per il nuovo regolamento delle supplenze dei docenti precari. «Non siamo d’accordo sullo scippo degli spezzoni-cattedra di 6 ore di lezione settimanali ai precari - punta il dito, la cigiellina Sarli sull’assegnazione ai docenti di ruolo -. Il nuovo regolamento per gli incarichi di supplenza sarà all’albo a metà giugno, in contemporanea al rinnovo delle graduatorie di istituto, ma va corretto. La bozza penalizza la fascia debole delle cattedre, in 3 punti».
Primo: cala il numero delle sedi (“10 scuole per le primarie e materne, cioè 8 istituti comprensivi e 2 direzioni didattiche, 20 scuole per le secondarie e superiori”). Secondo: si crea un sotto-elenco a scorrimento veloce (“per chi accetterà le supplenze brevi da uno a 10 giorni, potrà scegliere 2 circoli didattici e 5 istituti comprensivi”). Terzo: le modalità di chiamata (“sms o e-mail sono regole di convocazione che contestiamo”). L’aggiornamento degli elenchi di istituto sarà in cantiere fino a metà luglio: un carico aggiunto alle segreterie scolastiche sotto il solleone e con ferie scaglionate dalla corveé.
Chiara Benotti