Mess.Veneto-Cgil: no a pagelle differenziate nelle scuole
Cgil: no a pagelle differenziate nelle scuole Ogni istituto potrà scegliere i moduli per la valutazione. Il sindacato: una babele più costosa ...
Cgil: no a pagelle differenziate nelle scuole
Ogni istituto potrà scegliere i moduli per la valutazione. Il sindacato: una babele più costosa
No della Cgil alle "pagelle fai da te", vale a dire al principio sancito dal ministero per cui ogni istituto potrà utilizzare le schede di valutazione che riterrà più opportune. Il sindacato boccia anche la soluzione "regionale", visto che "il problema è stato creato da Roma ed è a Roma che deve essere risolto".
Lo stop alla devolution dei criteri di valutazione degli studenti arriva dalla Flc-Cgil del Friuli-Venezia Giulia che si è detta ieri contraria alla regionalizzazione delle schede di valutazione per i ragazzi delle scuole primaria e secondaria di primo grado. "Questo perché - ha precisato il segretario Antonio Luongo - la stessa amministrazione scolastica che a Roma crea il problema non lo può scaricare a livello regionale".
Secondo la Flc-Cgil il problema è nato dalle errate interpretazioni di alcune circolari ministeriali che hanno dato il via alle cosiddette "schede fai da te" con le quali i ragazzi di una stessa scuola potrebbero ricevere a gennaio schede diverse e anche valutazioni diverse fatte da collegi giudicanti non omogenei. Secondo il sindacato "questa babele" deve finire e serve "che il ministero dell' Università e della Ricerca che ha commesso il pasticcio rimedi". Secondo Luongo, poi, "la strada della regionalizzazione, cioè di schede di valutazioni omogenee ma a livello regionale non è percorribile perchè non si può scaricare a livello regionale problemi sorti e nati a Roma" e, soprattutto,"se si assecondasse questa deriva localistica domani potremo avere una scheda provinciale, una per le scuole slovene, una per quelle della Carnia e così via". Quando migliaia di famiglie friulane si recheranno a scuola per il ritiro delle schede di valutazione, quelle che un tempo erano chiamate pagelle, "troveranno denuncia Luongo più di qualche sorpresa. Si è aperta la strada alla pagella "fai da te", vale a dire che ogni scuola potrà adottare un modello di scheda valutativa e certificativa diversa".
La Cgil spiega che potrebbe succedere che alunni che frequentano la stessa classe di istituti, anche contigui, abbiano una scheda di formato, colore diverso, un numero diverso di insegnamenti valutati, differenti criteri di attribuzione del giudizio, giudizi espressi da collegi costituiti con criteri disomogenei". Una devolution delle pagelle che non piace alla Cgil, "anche perché le scuole dovranno produrle a proprie spese".