Mess.Veneto: «Assurdo quel test del ministero»
Genitori e sindacati: strane domande e un mare di carte inutili
«Assurdo quel test del ministero»
Il progetto “Ascolto” per riformare la scuola ha bisogno dell’amplificatore, a Pordenone. Lanciato dal ministero dell’Istruzione per fare squadra con la scuola militante dopo gli “anni di ghiaccio” del dicastero Moratti, ha somministrato test a genitori, studenti, docenti, enti e sindacati in città. Alone di mistero, buste sigillate, “vigilantes” per l’integrità dei plichi, massimo riserbo e, alla fine, tutti scontenti. «Ci hanno posto delle domande proprio fuori luogo, assurde e ridicole» hanno commentato alcuni sindacalisti e genitori del campione degli “ascoltati”.
Mica facile azzeccare le risposte giuste in 4 pagine fitte di domande sui contenuti del Piano dell’Offerta Formativa della scuola dei figli (“E chi ha letto il Pof?” Si chiedeva allibito un papà operaio, con un diavolo per capello sulla crisi dei salari). Mica uno scherzo per un alunno delle primarie spiegare “come vivi la scuola rispetto agli insegnanti e all’ambiente”, sotto gli occhi della maestra e della direttrice.
Ma il bello arriva per i sindacalisti. «Ci hanno chiesto, in forma scritta nell’Ufficio scolastico provinciale, dove si è tenuto il test, quali attività mettiamo in campo per orientare gli scolari - raccontano meravigliati dalla Flc-Cgil Carla Franza e Gianfranco Dall’Agnese -. Oppure come interveniamo per finanziare le scuole. E quando mai un sindacato finanzia gli istituti e orienta alla scelta del futuro gli alunni?». Test con domande identiche per bidelli e direttori dei servizi amministrativi di segreteria e qualcuno non ha gradito.
Anche i genitori hanno bocciato il progetto “Ascolto”. «A noi interessa che i figli tornino a casa da scuola contenti - hanno detto alcuni papà -. Dell’istruzione valutiamo questo, non quello che c’è scritto su 20 o 30 pagine soltanto teoriche di Pof».
Bocciato l’ascolto, i cigiellini puntano il dito sul fattore costi: «La solita operazione di facciata. Carte da cestinare e dati che non serviranno a nulla. Chiediamo al ministro Fioroni come è stato individuato il campione di “Ascolto” e che se ne farà delle pagine andate a vuoto del test». Nelle scuole provinciali c’è insoddisfazione, ma si parla più di salari. Zero test, tuttavia, sul bisogno di contratto di lavoro, assente da 14 mesi. (c.b.)