Mess.Veneto-"Abrogare la riforma Moratti: penalizzerà gli istituti tecnici"

L'appello lanciato dalla Cgil: il progetto per la scuola superiore favorisce troppo le iscrizioni nei licei
"Abrogare la riforma Moratti: penalizzerà gli istituti tecnici"

"Abroghiamo la riforma Moratti". Punto e a capo della Cgil scuola. I sindacalisti Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese non si arrendono alla legge 53 che rimette a nuovo la scuola gentiliana, né all'ultimo decreto di ottobre per le secondarie di secondo grado. Sfoderano dati, numeri e quote di iscritti vistosamente sbilanciati, nell'ultimo decennio di scuola provinciale, verso i licei. Ed esternano le gravi preoccupazioni per la scuola professionale.
Pericolo di eutanasia dunque per l'ordine professionale e tecnico, dicono, nelle prossime iscrizioni 2005-2006. I numeri segnano già mode, gusti e orientamenti.
L'incognita delle iscrizioni di gennaio è il nodo stretto sul futuro degli istituti fuori dalla rosa degli otto licei (scientifico, classico, linguistico, scienze sociali, musicale, artistico, economico e tecnologico).
"Salviamo gli istituti tecnici come il "Kennedy" e tutti i professionali della nostra provincia dalla licealizzazione spinta o dal passaggio alla Regione e dal campus vibra l'appello al popolo della scuola il rappresentante della Cgil Gianfranco Dall'Agnese . Altrimenti, si butta a mare la ricchezza degli istituti tecnico-professionali, che insegnano competenze spendibili in occupazione e assicurano progresso, mercato, sviluppo. Blocchiamo la voglia di liceo esagerata".
I primi cinque anni del terzo millennio hanno posto i licei provinciali al top. La tendenza globale del quinquennio segna +5.05% per il tempio dei saperi scientifico-classico-linguistico, in calo a -3.04% il settore tecnico, a - 3.13% l'area professionale. Regge l'urto l'istituto d'arte di Cordenons, con + 1.14%.
"La riforma va cancellata e non va sperimentata nel prossimo settembre detta le condizioni anti-Moratti il sindacalista dall'Agnese . Raccogliamo segnali preoccupanti da alcuni istituti superiori: c'è voglia di sperimentazione. Uniamo le forze, piuttosto, per difendere dallo scempio i tecnici e professionali. La questione potrebbe essere risolta dal responso delle urne nella prossima primavera: in caso di alternanza, cambieremo rotta alla scuola. Altro che riforma, non ne resterà traccia".
Chiara Benotti