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Mess.Veneto-300 immissioni in ruolo attese da insegnanti e bidelli

300 immissioni in ruolo attese da insegnanti e bidelli SCUOLA Precari dentro la scuola provinciale. Forse...

27/06/2005
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MessaggeroVeneto

300 immissioni in ruolo attese da insegnanti e bidelli
SCUOLA

Precari dentro la scuola provinciale. Forse 300 i docenti e Ata con la "patente" di ruolo, da settembre e il vuoto in organico si satura del 30%. La carica ai 40 mila posti messi in palio dal ministro dell'Istruzione Moratti a livello nazionale, potrebbe triplicare le assunzioni datate 2004 nelle 49 scuole del Pordenonese. Il toto-ruolo tiene banco con il pianeta supplenti in fibrillazione.
Lotteria della cattedra avanti tutta, tra i sogni estivi di mille 400 docenti abilitati inseriti nelle graduatorie permanenti provinciali e circa 600 Ata in sella agli elenchi "24 mesi". Altri mille supplenti extra-graduatoria e senza un credito per l'operazione-ruolo estiva, scalpitano e rivendicano la copertura di tutti i posti liberi in un piano triennale più generoso di assunzioni. I posti vacanti nell'organico di diritto provinciali sono: 416 nell'area Ata e 370 cattedre in tutti gli ordini di scuola che vanno all'arrotondamento con le ultime operazioni di mobilità, utilizzo e assegnazione all'angolo di luglio (su questa mappa occupazionale si ritagliano le assunzioni a tempo indeterminato). Un migliaio in tutto i posti vacanti nel futuro organico di fatto: quindi, la sanatoria del precariato stabilizzerà un terzo della "scuola precaria" locale. Più arruolati tra i docenti (35 mila le cattedre da assegnare da Aosta a Catania), meno tra gli Ata (5 mila i posti decisi da viale Trastevere).
A luglio, il piano delle assegnazioni provinciali per le assunzioni 2005. Le regole per assumere i "travet" della cattedra dividono le nomine al 50% tra le graduatorie permanenti provinciali (saranno attinte a scorrimento nelle tre fasce degli abilitati inseriti con le operazioni curate dall'ex-Provveditorato) e i vecchi elenchi di merito dei concorsi ordinari regionali (con la regia dell'ufficio scolastico regionale). Tempi previsti entro luglio e la tensione cresce.
La parte del leone è della scuola primaria (oltre 200 i posti liberi dalle materne alle elementari). Probabili "pacchetti" di nomine ricchi per le secondarie nell'ambito disciplinare umanistico (ci sono 37 cattedre di italiano vacanti in organico di diritto delle medie inferiori, 14 di latino nelle superiori) e scientifico (13 cattedre di matematica e scienze nelle medie inferiori, 14 tra matematica e fisica nelle superiori), con percentuali consistenti nell'area del sostegno agli alunni disabili, nel settore filosofico (4 cattedre di filosofia e storia, 3 di filosofia-psicologia-scienze dell'educazione) e, in discesa, nelle altre classi di insegnamento. Ata assunti con il contagocce (forse una ventina?), allargando le percentuali nel settore dei bidelli che vanta il provincia il 35% di precarietà in organico di fatto. I sindacati puntano il dito sulle quote.
"Una risposta troppo parziale - lamentano i vertici sindacali confederali Cgil e Cisl con lo Snals -. Per gli Ata, il via libera alle assunzioni suona come una beffa, considerando il numero dei posti vacanti e anche la vertenza precari resta in piedi: la montagna ha partorito il topolino. Rivendichiamo le assunzioni su tutti i posti vacanti reali e siamo soltanto all'inizio della stabilizzazione della scuola pubblica. Il fronte di lotta precario, non va in ferie. In ballo, anche i punteggi da regolarizzare nelle graduatorie permanenti entro metà luglio".
Chiara Benotti


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