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Mattino-Scuola, in Campania per 1630 docenti scatta l'assunzione

ANNA MARIA ASPRONE Ci saranno 1630 docenti di ruolo in più in Campania nel prossimo anno scolastico. A ufficializzare il numero delle prossime immissioni in ruolo è stato ieri il ministero dell'...

07/07/2004
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Il Mattino

ANNA MARIA ASPRONE
Ci saranno 1630 docenti di ruolo in più in Campania nel prossimo anno scolastico. A ufficializzare il numero delle prossime immissioni in ruolo è stato ieri il ministero dell'Istruzione che ha fissato il tetto delle assunzioni per le 5 province della Campania in 1630 unità, tra docenti e personale Ata, per le scuole di ogni ordine e grado. Il contingente che sarà in ruolo comprenderà 1376 docenti e 254 amministrativi. Metà delle nomine, per quanto riguarda la scuola dell'infanzia e quella primaria, verrà fatta tra i vincitori di concorso mentre l'altro 50 per cento sarà preso dalle graduatorie permanenti.
Stesso sistema per le medie. In questo caso, però, restano da definire, e lo si farà in un incontro presso la Direzione Scolastica regionale, le percentuali tra le diverse materie. L'orientamento dovrebbe essere quello di assegnare il 18% dei posti residuali a trasferimenti completati. E i tempi non sono molto lunghi. Entro il 31 luglio dovranno essere ultimate le immissioni in ruolo per i docenti che appartengono alla prima e seconda fascia (cioè i cosiddetti precari storici) e per il personale Ata. Per la terza fascia, invece, i termini potrebbero slittate a fine agosto. Per le supplenze invece resta fissato il termine del 31 luglio, per le nomine fatte dalla Direzione Scolastica regionale. Dopo tale data il testimone passerà ai capi d'istituto. "Mi auguro che nei prossimi giorni venga rivisto e aumentato il numero delle immissioni - dice il direttore scolastico regionale Alberto Bottino - considerando che in Campania disagi e disoccupazione sono più forti che altrove". Un giudizio "sospensivo" è stato espresso dalla Cisl Scuola della Campania.
"Non possiamo non essere soddisfatti - dice Luigi Bifulco, segretario Cisl scuola - anche se si tratta di un contingente esiguo, a fronte delle esigenze reali a Napoli ed in Campania, dove c'è bisogno di tanti docenti in più, ma anche di collaboratori scolastici". Polemica, invece, la Cgil scuola. "I circa 1600 posti ono una goccia nel mare delle risorse necessarie per la scuola a Napoli e in Campania - dice Franco Buccino, segretario della Cgil - Tra docenti e Ata ne occorrerebbero 15mila solo da noi. L'amministrazione preferisce i supplenti perché ne nomina quanti vuole e poi li manda a casa. Per applicare la riforma si rivolgerà ad esperti e co.co.co. Da settembre le scuole campane saranno tutte più povere". Sul numero di immissioni interviene anche la Gilda degli insegnanti. "Quello che denunciamo - spiega Libero Tassella, coordinatore provinciale Gilda - è l'esiguità dei posti rispetto ai posti vacanti. Ciò indica la scarsa attenzione del governo nei confronti dei docenti precari e della loro professionalità. Da tempo la Gilda chiede la definizione di un piano pluriennale certo per la copertura di tutti i posti vacanti".


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