Mattino-Padova-"Trenta posti in meno per il sostegno"

I SINDACATI
"Trenta posti in meno per il sostegno"

VIGONZA. La vicenda accaduta nella scuola elementare di Busa di Vigonza deve essere inquadrata all'interno del quadro generale in cui da diversi anni è imbrigliato l'insegnamento del sostegno il Italia e nel Veneto nel particolare. Lo affermano sia la Cgil che la Cisl di settore. "Non è un caso che l'episodio sia accaduto ad un bambino per il quale erano state chieste, con certificato medico alla mano, 15 ore di sostegno alla settimana, mentre a settembre il ministero dell'Istruzione ne aveva concesso solo otto - dice Nereo Marcon, segretario provinciale della Cisl-scuola -. Anche in provincia di Padova negli ultimi anni il sostegno è stato falcidiato continuamente. Attualmente, in tutte le scuole di ogni ordine e grado, i posti specifici per seguire i disabili certificati sono circa 500. Trenta posti in meno rispetto allo scorso anno scolastico. La legge Moratti è pericolosa proprio in questo delicato settore del sistema scolastico. Si sta passando sempre di più da un tipo d'istruzione realmente educativa, ad un insegnamento esclusivamente di tipo assistenziale. Non a caso i genitori si stanno mobilitando in tutta Italia per i tagli che il ministro sta apportando alla scuola a tempo pieno".
Anche il segretario regionale della Cgil-Scuola è molto preoccupato per i tagli alle risorse finanziarie destinate al sostegno degli alunni svantaggiati e quindi più deboli degli altri. "Sino a due anni fa il capo d'istituto, di fronte ad una carenza di ore di sostegno per alunni particolarmente bisognosi, poteva nominare un docente di sostegno senza chiedere l'autorizzazione - aggiunge Antonio Giacobbi -. Adesso la Finanziaria ha tolto anche questa possibilità e naturalmente ci rimettono i disabili e le loro famiglie". A Roma il Tribunale ha dato ragione ad un genitore che aveva chiesto più ore di sostegno per il figlio. (f.pad.)