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Mattino/Padova: Tagli alla scuola, presidi in trincea

Assemblea al Modigliani: «Nei nostri istituti ormai si naviga a vista»

28/02/2010
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Il Mattino

(FELICE PADUANO) /

Tagli alla scuola, si muovono i presidi. Erano proprio i dirigenti scolastici a essere in prima fila venerdì sera nell’assemblea organizzata dalla loro Consulta all’auditorium Modigliani. C’erano Daria Zangirolami (Tito Livio), Blandina Santojanni (Severi), Luisa Molino (Selvatico), Roberto Borile (Modigliani). Luciano Arianna (Bernardi) ed Albina Aurora Scala (Einaudi). Al loro fianco anche tanti altri segretari amministrativi, docenti, sindaci e rappresentanti dei genitori. Una nuova ed efficace mobilitazione unitaria che raccoglie la protesta degli addetti ai lavori contro la politica economica di un governo, che sembra voglia minare alle radici la qualità della scuola pubblica.
Come previsto le relazioni introduttive sono state due. Prima ha parlato Giulio Pavanini, presidente della Consulta e, subito dopo, Giancarlo Pretto, preside della scuola media di Albignasego. «Solo noi della Consulta, che rappresentiamo il 50% dei dirigenti padovani, rivendichiamo crediti dallo Stato per 5 milioni di euro - ha detto il preside dello Scalcerle - Possiamo presupporre, quindi, che tutte le scuole della città e della provincia siano in credito per circa 10 milioni. La situazione finanziaria diventa più pesante ogni giorno che passa. Non ci sono soldi né per pagare le supplenze e né per garantire la gestione ordinaria. Nei nostri istituti si naviga a vista. Per contrastare le decisioni del governo diventa fondamentale la mobilitazione unitaria di tutti gli addetti ai lavori». Il preside Pretto ha elencato i disagi che gli studenti devono sopportare ogni volta che si ammala un docente perché devono spostarsi, sempre più spesso, da una classe all’altra.
Tra i tanti interventi dei presenti anche quelli del docente di lettere del Calvi Alessandro Naccarato (che è anche deputato), dell’assessore Claudio Piron, del preside-sindaco di Curtarolo Marcello Costa. «I tagli del governo diventano sempre più pesanti - ha osservato Naccarato - E’ stata ridotta del 25% anche la spesa per le pulizie e la vigilanza delle scuole. In pratica rischia di saltare l’autonomia gestionale e finanziaria di ogni singola scuola». Durissimo l’affondo del professore Carlo Salmaso. «Noi dei Cobas lo avevamo previsto già un anno fa quando raccogliemmo 8 mila firme a sostegno della scuola primaria pubblica. I presidi si stanno muovendo in ritardo. Comunque ben venga questa presa di coscienza».


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