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MAttino-PAdova-Mancano 238 insegnanti

SCUOLA: SINDACATI E PRESIDI CONTRO IL GOVERNO Mancano 238 insegnanti Iscritti 2418 studenti in più ma le cattedre sono vuote ...

12/04/2005
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Il Mattino

SCUOLA: SINDACATI E PRESIDI CONTRO IL GOVERNO
Mancano 238 insegnanti
Iscritti 2418 studenti in più ma le cattedre sono vuote


Il prossimo anno scolastico, 2005-2006, rischia d'iniziare con 238 cattedre vuote. A tutt'oggi, infatti, il ministero dell'Istruzione (la parola Pubblica è stata eliminata personalmente dal ministro Letizia Moratti) non ha provveduto a garantire la nomina di 238 docenti per compensare lo strepitoso aumento del numero degli allievi nelle scuole padovane, dovuto essenzialmente ai ricongiungimenti familiari effettuati dagli immigrati che lavorano regolarmente sul nostro territorio. Un aumento generalizzato degli studenti che è più marcato nelle elementari e nelle superiori e meno nelle scuole medie. Nelle elementari, infatti, gli alunni passeranno dagli attuali 36.728 a 37. 852, con un aumento di 1124 bambini. Nelle superiori si passerà dagli attuali 31.939 a 33.145 studenti, con una crescita di 1206 ragazzi. Più contenuto l'aumento degli allievi nelle medie inferiori. Gli alunni passeranno da 23.297 a 23.385. In tutto sui banchi delle scuole statali padovane ci saranno 2418 studenti in più. Come succede ogni primavera, il ministero dell'Istruzione, attraverso la Direzione Regionale delle Scuole di Venezia, ha già provveduto ad effettuare il programma annuale di definizione del cosiddetto organico di diritto, in base al numero degli alunni che si sono già iscritti alle classi del prossimo anno. Fatti i dovuti calcoli, sia i sindacati di categoria che i singoli presidi si sono accorti che all'appello dell'organico di diritto, nelle scuole della provincia di Padova, mancano ancora 238 posti di lavoro per altrettanti insegnanti. Insomma non tutti i 2418 studenti che si sono già iscritti per l'anno scolastico prossimo alle prime classi o alle classi successive, hanno la garanzia di avere i rispettivi insegnanti in cattedra. Rischiano di non poter andare a scuola o di frequentare classi con un numero di alunni superiore a 30. La situazione è giudicata pesantissima dai tre i segretari provinciali del settore, Nereo Marcon (Cisl), Totò Mazza (Cgil) e Giuseppe Benegiamo (Uil). "Sono già due mesi che abbiamo lanciato l'allarme sull'occupazione nelle scuole per il prossimo anno - dice Marcon - Il ministro Moratti non ci ha ancora dato una risposta esauriente. Chiediamo il sostegno delle istituzioni locali e delle forze politiche. O il ministro accetta le nostre richieste oppure l'anno scolastico 2005-2006 inizierà all'insegna del caos e della mala organizzazione". Anche i presidi padovani sono preoccupatissimi. "A settembre le mie classi passeranno da 37 a 39 - dice Luisa Molino, dirigente dell'istituto d'arte Pietro Selvatico - Non è possibile che ad aprile noi presidi non abbiamo ancora la certezza di avere tutti gli insegnanti per coprire l'aumento degli studenti. Perché il ministro, invece di garantire la qualità dell'offerta formativa, si preoccupa solo di tagliare le già scarse risorse che il governo ha messo a disposizione della scuola pubblica?". (felice paduano)


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