Mattino-Padova-Lunedì scuole chiuse per sciopero
Lunedì scuole chiuse per sciopero La protesta contro la riforma Moratti e per il rinnovo del contratto di lavoro f. pad. Scuole chiuse lunedì prossimo, 24 marzo, anche a Padova come in tutta ...
Lunedì scuole chiuse per sciopero
La protesta contro la riforma Moratti e per il rinnovo del contratto di lavoro
f. pad.
Scuole chiuse lunedì prossimo, 24 marzo, anche a Padova come in tutta Italia a causa dello sciopero nazionale indetto per tutta la giornata da Cgil, Cisl e Uil e al quale hanno aderito anche lo Snals, i Cobas, la Gilda e quasi tutte le altre sigle di categoria. Nella stessa giornata migliaia di docenti e dipendenti parteciperanno ad una manifestazione regionale di protesta, che si terrà a Venezia davanti alla sede della Rai, a Palazzo Labia. Gli insegnanti padovani andranno in laguna in treno: si troveranno alle 8,45 nell'atrio della stazione.
Naturalmente i professori e il personale Ata (assistenti tecnici e ausiliari) protestano sia contro la recente tiforma della scuola, decisa unilateralmente dal ministro Letizia Moratti, sia a sostegno del rinnovo del contratto nazionale di lavoro della categoria, scaduto da 14 mesi. Ieri, nella sede della Camera del Lavoro, i tre segretari di categoria - Salvatore Mazza della Cgil, Nereo Marcon della Cisl e Giuseppe Benagiamo della Uil - hanno tenuto una conferenza stampa, in cui hanno illustrato i motivi della mobilitazione. Erano presenti anche Antonio Giacobbi coordinatore regionale della Cgil-Dirigenti e Paola Fontana di Legambiente, che hanno presentato l'assemblea sulla scuola che si terrà venerdì prossimo, nel pomeriggio alle 16 allo Scalcerle: vi prenderanno parte anche Franco Frabboni preside della Facoltà di Scienze della Formazione di Bologna, Enrico Panini segretario nazionale della Cgil di categoria e Fiorenza Monterosso del Movimento di cooperazione educativa. I segretari dei sindacati confederali si sono soffermati in particolare sui tagli agli organici previsti per il prossimo anno scolastico. I dati diffusi sono quelli a base regionale, redatti dopo l'incontro che i sindacati hanno avuto con Enzo Martinelli direttore regionale delle Scuole. Nella scuola elementare ci saranno 3140 alunni in più, senza calcolare i "remigini" che si iscriveranno in prima elementare a 5 anni e mezzo. Di fronte a tale valanga di nuove iscrizioni, tra cui tantissimi figli di stranieri, il Ministero offre soltanto 54 maestre in più. Scuola media inferiore: gli allievi in più saranno 1743, mentre i nuovi docenti saranno appena 85. Scuola media superiore: gli studenti aumenteranno di 2013 unità, mentre tra i professori ci sarà un taglio di 267. In totale nelle scuole venete arriveranno oltre 7000 allievi in più. "Questi dati parlano da soli", ha detto Mazza. "Ma quale riforma Moratti! Qui ci sono solo licenziamenti con la scure in tutti i settori della scuola pubblica, a vantaggio di quella privata". Marcon invece ha criticato severamente la devolution, la reintroduzione dell'avviamento professionale e la possibilità di andare alla scuola materna già a due anni e mezzo.