Mattino di Padova-Un solo maestro? I sindacati diffidano
Scuola elementare. La bozza di riforma preparata dalla commissione di pedagogisti del ministro Letizia Moratti Un solo maestro? I sindacati diffidano Dal 2003 tornerebbe la figura del docente unico ...
Scuola elementare. La bozza di riforma preparata dalla commissione di pedagogisti del ministro Letizia Moratti
Un solo maestro? I sindacati diffidano
Dal 2003 tornerebbe la figura del docente unico per i primi tre anni
Enrico Panini (Cgil) "Riforma misteriosa come il ministero che la va proponendo"
di Annalisa D'Aprile
ROMA. Dalla riforma dei "cicli" a quella del "maestro unico". Nuove metamorfosi sono in arrivo per "migliorare" e, soprattutto, tagliare i costi della scuola materna ed elementare, sebbene il testo/bozza che squaderna i dettagli degli ultimi "corsi e ricorsi" della normativa scolastica sia sconosciuto ai sindacati quanto agli addetti stampa del ministero dell'istruzione.
Il testo/bozza è stato preparato dalla commissione di pedagogisti del ministro Letizia Moratti. Decreti attuativi della legge delega o semplice "bozza" da vagliare, le novità - che verrebbero introdotte non prima di un anno, settembre 2003 - riguardano il ritorno di un solo insegnante, invece di tre, nei primi tre anni di scuola, un orario post-scolastico che sia flessibile, sostituendo l'attuale scelta obbligata tra tempo pieno e tempo normale, e la messa in opera dei "laboratori didattici" per insegnare materie quali inglese, musica, teatro, informatica e altro. "Tutto è avvolto dal mistero perché questo è il ministero delle cose non trasparenti - commenta il segretario generale della Cgil, Enrico Panini - e di fatto la riforma è approvata anche se non si conoscono nemmeno i nomi dei gruppi di lavoro che hanno avuto il compito di prepararla". Nel dettaglio la riforma prevede la figura del "maestro prevalente", che tornerà così dopo dodici anni (risale al 1990 la riforma di legge sul team di maestri) a monopolizzare su di sé l'attenzione degli alunni. Questi ultimi infatti apprenderanno da un solo docente le nozioni fondamentali del leggere, scrivere e contare. E in più il maestro, oltre a diventare unico riferimento educativo per i bambini ed informativo per i genitori, avrà il compito di redigere una sorta di memorandum dell'andamento scolastico di ogni allievo, il "portfolio", per poi indirizzarlo sui laboratori e su altre attività di recupero o valorizzazione, a seconda delle difficoltà o delle capacità del bambino. "Tornando ad un solo maestro - spiega Panini - la Moratti potrà tagliare 30mila posti di lavoro e lasciando scomparire il tempo pieno con la formula magica dell'orario flessibile, che altro non è che il doposcuola solo per alcuni (come i bambini lasciati a scuola da genitori impegnati con il lavoro), questa riforma invece di essere una proposta di scuola diversa, diventa un contenitore di emergenze sociali". Di fatto la proposta del tempo flessibile - valevole per materna ed elementare - prevede un minimo di 27 ore ed un massimo di 40 (corrispettivo del tempo pieno con la mensa). Sarà la famiglia dei bambini a decidere per il tempo minimo o anche per uno, due o tre rientri pomeridiani. Ma più delle ore extra-scolastiche, dei laboratori delle elementari - che dureranno tutto il quinquennio - e dei registri che documentano la carriera degli scolari, quello che lascia perplessi i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Snal è la reintroduzione di un solo maestro. "La scuola elementare italiana è riconosciuta tra le migliori in Europa - identica considerazione del segretario generale Snal, Fedele Ricciuto, quanto del rappresentante della Uil, Massimo Di Menna - prima di cambiarla e tornare ad una situazione precedente, bisognerà rifletterci attentamente". I sindacati della scuola restano dunque in attesa di una convocazione ufficiale per dire la loro.