Mattino di PAdova-Sciopero della scuola per il 18 ottobre

Sciopero della scuola per il 18 ottobre

ROMA. Sciopero della scuola indetto per il 18 ottobre prossimo dalla Cgil, richiesta urgente di un incontro da parte di tutte le organizzazioni sindacali, polemiche sulla proposta del ministro di rendere obbligatoria l'esposizione del Crocifisso in tutte le aule. E' una vera e propria bufera, quella che scatenata sull'orizzonte della scuola all'indomani dello "School Day", come si usa dire nel nuovo stile governativo. Inaugurato ieri ufficialmente l'anno scolastico alla presenza del Capo dello Stato Ciampi e del ministro Moratti, interpretazioni e commenti si sono susseguiti nel "day after". La materia è ancora una volta la sperimentazione emanata con decreto firmato in corner dalla Moratti sull'ingresso anticipato nelle scuole materne ed elementari, ma non solo. Non bastano le precisazioni sulla "flessibilità" della mini-riforma, né il richiamo alla "continuità e alla flessibilità del modello educativo" e alla necessità della compilazione "di un portfolio delle competenze individuali". Secondo l'opposizione, per voce del Ds Gavino Angius, si tratta di una "controriforma sanguisuga della scuola pubblica a favore della privata", mentre "il caos portato nelle scuole italiane è il dato più grave dei sedici mesi di governo Berlusconi". Dal fronte sindacale si chiede un confronto urgente sulle questioni aperte, in testa gli investimenti mancati e il contratto degli insegnanti scaduto da due mesi. Per ora lo sciopero è indetto da Cgil e Cobas in coincidenza con la mobilitazione generale del 18 ottobre prossimo, ma tra le righe del comunicato si ventila un'azione di protesta anche da parte delle altre organizzazioni sindacali. Intanto il ds Valdo Spini, con riferimento alle dichiarazioni del Capo dello Stato sulla "funzione insostituibile del sistema scolastico nazionale e sulla necessità di rispettare i principi di garanzia all'istruzione e all'equità sociale propri della sua funzione pubblica", invita il Parlamento ad attivarsi per il ripristino della dizione "Ministero della Pubblica Istruzione", aggiungendo l'aggettivo "pubblico" all'attuale versione "Ministero dell'Istruzione" tout court.