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Mattino di PAdova-Istituti d'arte, scoppia la rivolta

Lezione all'aperto per gli studenti e i professori del Selvatico, del liceo Modigliani e del Corradini di Este Istituti d'arte, scoppia la rivolta Trecento ragazzi contestano la Moratti ...

29/05/2005
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Il Mattino di Padova

Lezione all'aperto per gli studenti e i professori del Selvatico, del liceo Modigliani e del Corradini di Este
Istituti d'arte, scoppia la rivolta
Trecento ragazzi contestano la Moratti con disegni e sculture
FELICE PADUANO


Hanno fatto scuola all'aperto per quattro ore di seguito, sotto gli alberi frondosi di Piazza Eremitani, in compagnia dei rispettivi insegnanti e dirigenti, per far capire all'opinione pubblica di non gradire per niente la Riforma degli Istituti Superiori del Ministro Moratti.
Sono gli studenti, tra cui tantissime ragazze, vestite per lo più con abiti stravaganti e sportivi, dell'Istituto d'Arte Pietro Selvatico, del Liceo Artistico Amedeo Modigliani e dell'Istituto Corradini di Este. Circa trecento ragazzi, che hanno disegnato, scolpito e cesellato in diretta, esponendo cartelli e striscioni contro un solo obiettivo: la Riforma Moratti. Per il Corradini di Este, sul cui spazio riservato primeggiava il cartello "Giù le mani dalla creatività", erano presenti la terza e la quarta C. "L'istituto d'arte deve rimanere così com'è oggi" sottolinea Manuela Gioeli, una ragazza di terza.
Per il Modigliani c'erano sia studenti della classi serali che quelli del diurno. Artistico Serale: i ragazzi-lavoratori hanno portato in piazza una Gioconda con il teschio al posto del volto ed un Davide, dipinto come San Sebastiano il Martire, sul cui corpo era scritto "Non uccidiamo l'arte". Durissimo il commento di una studentessa. "Con la Riforma Moratti nel futuro liceo artistico ci saranno la stessa quantità di ore di educazione artistica, che si trovano nelle scuole medie" osserva Elisa Volpato di Loreggia
Modigliani diurno: interessanti i messaggi scritti su vari cavalletti, mentre le ragazze si esibiscono in varie performances artistiche. "Letizia.. ma non per tutti" recita uno slogan. Oppure: "Le scuole d'arte non sono rami secchi". "Non vogliamo che la nostra bella scuola sia affossata dalla cosiddetta Riforma Moratti" commentano Serena Eltri e Valeria Sanguin, della Quinta C.
Istituto Selvatico: gli studenti sono disposti tutt'intorno ad un busto, in gesso, di Pietro Selvatico, su cui sta scritto: "1867: io l'ho fondato. 2005: Moratti lo distrugge"
Alessandra Puce (una delle miss più popolari del Veneto), della II E e Samantha Bunarte, della III D, improvvisano una sfilata con addosso gioielli in argento e rame, realizzati dai compagni di classe. "Noi lavoriamo tanto per il Made in Italy ed invece la Moratti fa di tutto per farci scomparire" A fianco al docente Sergio Reina si schierano diverse studentesse, capaci di realizzare in poche ore una valanga di opere d'arte. Manola Zin dipinge un quadro onirico con una serie di corpi nudi. Maddalena Calore scolpisce, in legno di cirmolo, una cavallo alato di rara bellezza.
I presidi Luisa Molino (Selvatico), Renato Varriale (Modigliani), Antonio Lo Savio (Da Vinci) ed il vice-preside del Curiel, Mauro Testolin, giudicano negativamente la Riforma. I presidi del liceo Nievo (Massimo Mogno) e del Belzoni (Cristina Pollazzi) la pensano invece diversamente. "L'alternanza scuola-lavoro è una scelta positiva- spiega il dirigente del Nievo-. Le Cassandre contro la Moratti non servono a niente. Prima di giudicare, aspettiamo di verificare l'impatto della Riforma all'interno delle nostre scuole".


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