Mattino di PAdova-Conservatori: Ci tolgono l'autonomia
Conservatori: Ci tolgono l'autonomia Corteo in musica contro la Moratti che vuole le nomine esterne Il presidente e sette membri del Cda nominati dal governo Serena Spinazzi VENEZIA. Sulle not...
Conservatori: Ci tolgono l'autonomia
Corteo in musica contro la Moratti che vuole le nomine esterne
Il presidente e sette membri del Cda nominati dal governo
Serena Spinazzi
VENEZIA. Sulle note dell'Arabesque di Debussy è andata in scena ieri a Venezia la singolare protesta dei sette Conservatori del Veneto. Direttori, insegnanti e studenti delle prestigiose istituzioni musicali venete si sono radunati sotto la sede del Conservatorio veneziano "Benedetto Marcello", dando vita ad estemporanei concertini per protestare contro l'imminente approvazione del nuovo Regolamento in materia di autonomia statutaria. "La legge 508 del '99 - ha spiegato il direttore del Conservatorio di Venezia, Giovanni Battel - ha riformato le istituzioni scolastiche assegnando loro l'autonomia. I Conservatori attendevano questa riforma da 70 anni, eppure nel regolamento attuativo che sta per essere approvato dal Governo, gran parte di quest'autonomia viene disattesa". Nel regolamento è infatti previsto che il presidente del Consiglio di Amministrazione sia di nomina ministeriale ed esterno alla struttura scolastica: "E questo - osserva Battel - a differenza di quanto accade nelle università, dove il presidente coincide con il Rettore. Inoltre nel CdA, composto da 13 membri, è previsto che 7 di essi, ovvero la maggioranza, siano degli esterni. Questo vuol dire togliere ogni possibilità di autonomia agli istituti". Se un primo risultato è stato comunque raggiunto, con lo slittamento della data per l'approvazione del Regolamento (che il Governo doveva votare il 31 gennaio), i Conservatori sono pronti a scendere nuovamente in piazza, qualora non si verificassero delle sostanziali modifiche al documento. "Questa protesta - dice ancora il Direttore del "Benedetto Marcello" - è condivisa sia dal corpo docente che dagli studenti. Non è escluso che, se non avremo dei segnali positivi, si possa arrivare al blocco delle attività". E un sostegno alle ragioni dei Conservatori veneti è giunto anche dall'Università Ca' Foscari di Venezia, con il professor Giannantonio Paladini in rappresentanza del Rettore: "Quella dei Conservatori - ha detto - è una battaglia che non solo condividiamo, ma anche che non vorremmo dover combattere pure noi".