Manifesto: «Scuole aperte» in Campania
Cinque milioni di euro stanziati e 105 istituti che da qualche mese sperimentano un nuovo modo di essere scuola
Fr. Pil.
Napoli
Cinque milioni di euro stanziati e 105 istituti che da qualche mese sperimentano un nuovo modo di essere scuola. Si chiama «Scuole aperte» ed è il nuovo progetto della regione Campania che in decisa controtendenza con le politiche nazionali, finanzia e investe nell'istruzione pubblica, non taglia le ore, ma allarga lo spazio d'intervento degli istituti.
Il programma è semplice: elementari medie e superiori nelle aree considerate a rischio hanno la possibilità di offrire un servizio costante alle famiglie, non solo un semplice doposcuola, ma l'opportunità di vivere insieme in una comunità solidale. I docenti, infatti, non sono più soli, insegnano coinvolgendo le stesse famiglie, i migranti presenti sul territorio e le associazioni qualificate. Così tengono lontano i ragazzini dalla strada e rappresentano un reale punto d'aggregazione.
Alla base della sperimentazione ci sono i laboratori, aperti alla cittadinanza. Per conoscere tutte le iniziative basta consultare il sito www.scuoleaperte.com. Date, orari e inizio dei corsi sono facilissimi da ottenere, come quello di ricerca-storico ambientale della Pascoli di Frigento (Av), oppure quello di Fotografia alla De Filippi di Morcone (Bn). Ma sono decine le iniziative in corso. All'Omero di Pomigliano D'Arco hanno messo su le classi di musicanto, alla Boccioni di Napoli addirittura una squadra di ballerini di Capoeria. E ancora bioarcheologia subacquea, laboratori di nutrizione e di informatica, fino a percorsi didattici che coinvolgono tanti giovani diversamente abili.
Le sedi scolastiche sono suddivise in tutto il territorio regionale, hanno partecipato a una gara pubblica e sono state scelte dopo un'accurata selezione: alla fine su 695 domande presentate sono state solo 105 a poter usufruire della possibilità di «spalancare» le loro porte il pomeriggio. La regione si impegna nei prossimi mesi a dare più corpo al progetto, inserendolo come una delle priorità della programmazione dei fondi comunitari 2007-2013. «A settembre - spiega l'assessore all'istruzione Corrado Gabriele - abbiamo intenzione di raddoppiare i finanziamenti e il numero di sedi scolastiche da coinvolgere». Insomma alla formazione delle nuove generazioni, finalmente, si dà la stessa rilevanza della costruzione di una metropolitana regionale o della ricerca scientifica. «Potenziare le scuole, offrire agli istituti gli strumenti per intervenire in realtà a rischio - conclude Gabriele - rappresenta l'arma più efficace nella battaglia contro l'esclusione, l'illegalità, la camorra».