FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3838345
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » Manifesto: La Lombardia fa scuola, approvata la riforma Formigoni

Manifesto: La Lombardia fa scuola, approvata la riforma Formigoni

Istruzione Il Pirellone ha votato il sistema di istruzione e formazione professionale regionale sul modello Moratti. Con l'astensione del Pd

31/07/2007
Decrease text size Increase text size
il manifesto

Giorgio Salvetti
Milano La scuola della Moratti in salsa Formigoni. Col favore della canicola estiva è passata senza fare rumore la legge regionale della scuola della Regione Lombardia. Una sorta di versione federalista della riforma Moratti fortemente voluta dal governatore Formigoni e sottoscritta dal Partito Democratico locale.
La legge prevede un sistema di formazione e istruzione regionale alternativo e contrapposto a quello statale. Un desiderio che d'altronde è condiviso anche da altre regioni, dal Piemonte all'Emilia Romagna. Formigoni però come sempre ci ha tenuto a fare il primo della classe, a maggio ha forzato la mano ed ha fatto ricorso alla Corte costituzionale contro l'articolo 13 della legge Bersani 40/2007 che riassegna allo Stato la competenza sull'istruzione. Poi ha lanciato la sua riforma con tanto di manifesti pubblicitari spendendo 500 mila euro del fondo sociale europeo (il Prc lo ha denunciato alla Corte dei Conti). E adesso è riuscito ad approvare la sua legge regionale. Tre i punti «qualificanti». Il doppio binario previsto dalla riforma Moratti: l'obbligo a 16 anni (anzi il «diritto-dovere allo studio», Formigoni è un morattiano doc) può essere raggiunto attraverso una sorta di scuola di avviamento al lavoro dopo le medie che include gli attuali istituti professionali ma anche parte degli istiti tecnici. Il passaggio al canale dell'istruzione ordinaria è possibile ma data l'alta dispersione scolastica e la scarsa mobilità sociale, significa di fatto rinunciare a istruire tutti nello stesso modo e relegare i figli delle famiglie meno abbienti, o meno colte, in scuole di serie B. I certificati verranno rilasciati anche in base a esperienze lavorative. Inoltre ogni scuola potrà assumere i docenti senza tenere conto delle graduatorie nazionali. La Regione deciderà quale scuola finanziare attraverso il buono per chi frequenta le scuole private e su base «capitaria» per tutti: la scuola che riuscirà ad accaparrarsi più alunni avrà più soldi. «Un sistema competitivo e classista - sottolinea Luciano Muhlbauer, consigliere regionale del Prc - che abolisce qualsiasi programmazione e favorisce privati e scuole già ricche».
La piccola riforma lombarda non entrerà in vigore fino all'anno scolastico 2008-2009. Ma scatteranno subito ulteriori finanziamenti per le private. Per il resto il sistema Formigoni confligge con il sistema nazionale. I professori potranno essere assunti dalle singole scuole, ma rimangono i contratti nazionali; la Lombardia potrà dare attestati regionali, che valore avranno rispetto ai diplomi nazionali? «E' una provocazione e un pasticcio - parla chiaro Maria Brigida, segretaria nazionale Flc Cgil - trasforma la scuola in un mercato dove si perde il valore del diritto allo studio. La Moratti prima, e ora Formigoni, giocano sull'ambiguità della riforma del titolo V della Costituzione. C'è da sperare che qualche ministro, uno in particolare, impugni questa legge regionale». Una tenue speranza, visto che, venerdì scorso, in consiglio regionale, solo Prc, Italia dei Valori e due «dissidenti Ds» hanno votato contro: il futuro Pd si è astenuto, sostenendo nel merito la scuola di Formigoni, con l'unica preoccupazione di evitare proprio uno scontro con il governo.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL