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Manifesto: I precari della Sicilia si preparano a bloccare l'avvio delle lezioni. Oggi agitazioni in Puglia

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02/09/2010
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il manifesto

I precari della scuola di Palermo, la città che quest'anno ha dato il via alle proteste con sciopero della fame che stanno dilagando in tutta Italia, ieri hanno rilanciato anche con un blocco stradale, in viale Strasburgo. Intanto si preparano le mobilitazioni per i prossimi giorni, con l'obiettivo di estendere le agitazioni in tutta la Sicilia, regione che vanta il maggior numero di precari in graduatoria. Sarebbero già stati presi contatti con i coordinamenti di Messina, Trapani, Siracusa e Agrigento. «Proponiamo un presidio per il 3 settembre davanti all'ufficio scolastico provinciale a Palermo per bloccare le convocazioni per l'immissione in ruolo dei docenti», spiega Barbara Evola del Coordinamento dei precari della scuola. La decisione è stata presa in seguito a una partecipata assemblea nei locali dell'ufficio scolastico occupato da tre giorni da alcuni sindacalisti della Flc-Cgil. Evola sembra avere le idee chiare. «L'obiettivo - dice - è far slittare l'avvio delle lezioni. Cercheremo di sensibilizzare i colleghi chiedendo loro di non prendere i contratti al momento delle convocazioni. Con il supporto di partiti, sindacati e cittadini che appoggiano la protesta finanzieremo una cassa di resistenza con cui pagare le retribuzioni dei colleghi che per la durata della protesta non assumeranno l'incarico».
Questa mattina, intanto, si muovono anche i precari della Puglia, con un sit-in davanti all'ufficio scolastico regionale. Il tenore e il livello delle contestazioni stanno cominciando a smuovere anche il corpaccione addormentato della politica politicante, che in questi giorni proprio non può far finta di non vedere e non sentire. Tanto che lo stesso segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha quasi fatto un giuramento di partecipazione alla lotta dal palco della festa di Torino. Dopo aver parlato «del più grande licenziamento di massa che si sia mai visto in questo paese», ha fatto una promessa: «Vi garantisco che la questione sarà al primo punto del porta a porta che abbiamo appena promosso...».


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