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Manifesto: Da Palermo a Bolzano dilaga la protesta

Mari agitati in tutta Italia, con «onde anomale» da Palermo a Bolzano, senza distinzione di latitudine.

15/11/2008
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il manifesto

Mari agitati in tutta Italia, con «onde anomale» da Palermo a Bolzano, senza distinzione di latitudine. A Bari quasi diecimila alla manifestazione a cui hanno partecipato diverse delegazioni arrivate da tutte le provincie della Puglia. Cortei anche in Sicilia. Tre solo a Palermo per «dire no alla riforma». Nella mattinata di ieri è partito da viale delle Scienze il corteo degli studenti universitari. Da piazza Croci, invece, si sono mossi quelli delle scuole superiori. Entrambi i cortei sono confluiti poi a piazza Bologni dove si è unito quello della Funzione pubblica Cgil per dire no a quello che questo sindacato, chiama «l'accordo truffa». Mobilitazioni anche a Catania, dove i giovani del movimento studentesco, dopo il corteo cittadino, sono entrati nel rettorato in piazza Università, occupandolo. Al corteo di Bolzano hanno preso parte oltre duemila studenti delle medie superiori italiane e tedesche, e di fronte alla Libera università i ragazzi hanno gridato «vergogna, vergogna». La scritta «Fondi» appare e scompare grazie ad una sorta di inchiostro simpatico, mentre una soluzione cambia colore all'urlo dei passanti «Cambia»: è l'insolita manifestazione organizzata ieri nella centrale Piazza De Ferrari dai futuri chimici a Genova nella giornata di mobilitazione contro la legge Gelmini e il taglio dei fondi. Gli studenti universitari sotto lo striscione «Niente futuro senza ricerca» hanno fatto esperimenti su un tavolino. Intanto pochi passi più in là allievi e insegnanti del Conservatorio con un cartello «Siam venuti a suon di Paganini» hanno suonato con archi e altri strumenti diversi pezzi da Mozart a Piazzolla, per un'oretta.
Tre «fronti», divisi negli spazi ma legati in un'unica protesta «sul futuro della scuola»: gli studenti delle scuole superiori di Potenza e della provincia, un migliaio circa, hanno organizzato un corteo in diverse strade della città, bloccando la circolazione in una delle zone più trafficate, mentre gli universitari si sono divisi tra la manifestazione romana e quella potentina. Questi ultimi, in particolare, hanno partecipato alla protesta organizzata dalla Fp-Cgil ieri, nel centro storico di Potenza, accanto ai lavoratori delle amministrazioni pubbliche e agli operai di alcune fabbriche che stanno per chiudere nel potentino, per poi «allestire» lezioni pubbliche in piazza. Anche a Cagliari diverse migliaia di manifestanti contro il riordino dell'università proposto dal governo. Oltre diecimila ragazzi hanno percorso le vie principali del centro cittadino scandendo slogan contro il ministro Gelmini. Accanto a studenti, docenti e precari, moltissimi ragazzi delle scuole superiori. Ancora una volta si è imposta la fantasia per marcare la protesta: gli studenti di Unicamente si sono costituiti in gruppo artistico per mettere in scena l'accoltellamento «alle spalle» della pubblica istruzione da parte del governo, rappresentato da un fantoccio, dal presidente del Consiglio Berlusconi e dai ministri Tremonti e Gelmini, impersonati da giovani con addosso maschere appropriate e in mano un coltellaccio E ancora, studenti in vendita dentro dei carrelli, Teatrining del futuro, orecchie d'asino, lapidi e una citazione di Gramsci: «Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo».


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