Libertà/Piacenza: Stipendi ai supplenti, incontro in prefettura
Giovedì i sindacati da Ardia: situazione insostenibile, crediti da riscuotere per 3 milioni
Fondo supplenze: i sindacati del mondo della scuola incontreranno il prefetto di Piacenza,
Alberto Ardia, nella tarda mattinata di giovedì. Nei giorni scorsi Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola avevano diffuso una nota unitaria in cui denunciavano l'avvio dell'iter necessario per indire uno sciopero territoriale, per protestare contro la riduzione dei fondi statali erogati per il pagamento delle supplenze temporanee. Nel 2005 e nel 2006 le scuole piacentine hanno accumulato un credito pari a quasi 3 milioni di euro. La situazione pertanto, denunciano i sindacati, si è resa economicamente insostenibile per gli istituti scolastici, sospendendo i pagamenti sia degli stipendi che dei contributi previdenziali ai supplenti o decidendo di non chiedere sostituzioni temporanee per il personale, con ripercussioni negative sul fronte dell'organizzazione stessa del lavoro. Si determina «un impoverimento dell'offerta formativa - hanno fatto notare i sindacati -, che può arrivare in alcuni casi fino all'interruzione di un pubblico servizio, con l'accorpamento di classi, interruzioni delle lezioni o loro sospensione anticipata, impossibilità da parte delle scuole di garantire il rispetto del piano dell'offerta formativa così come presentato ai genitori, un'organizzazione del lavoro degli operatori che vede una costante modifica degli orari di lavoro, una pressante richiesta di lavoro straordinario e di ore eccedenti e una richiesta di flessibilità e di sovraccarico di lavoro che va ben oltre ai limiti stabiliti dai contratti». «Per riuscire a far fronte al dovere di corrispondere ai supplenti i propri compensi, alcuni istituti scolastici hanno utilizzato altri fondi, necessari per sostenere altre attività, come ad esempio le gite d'istruzione - denuncia
Raffaella Morsia di Flc Cgil -. Di questo passo si dovrà iniziare a fare conto sui contributi volontari erogati dalle famiglie. Se si vuole privatizzare la scuola, questo è il primo passo. Chiediamo quindi che gli stanziamenti ministeriali per il pagamento delle supplenze vengano immediatamente erogati. Il debito dello Stato nei confronti delle scuole deve essere saldato: chiediamo su questo fronte l'impegno anche della società civile e delle istituzioni». Vertenza locale che non deve far passare in secondo piano altri temi che vedono il mondo della scuola in forte difficoltà. «Il 13 aprile si terrà uno sciopero nazionale per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto alla fine di dicembre 2005 - ricorda
Marina Molinari di Cisl Scuola -. A livello regionale, invece, sono gli organici a creare i maggiori problemi, con i previsti tagli dei docenti (meno 58 rispetto lo scorso anno, ndr) e il probabile mancato accoglimento delle richieste di tempo pieno in più, 68 per tutta la provincia».
p.pin.