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Libertà/Piacenza: Scuole in rosso, il credito col Ministero è di 6 milioni

Soldi anticipati e tuttora attesi. Binelli (presidi) sul forfait dei parlamentari al dibattito: tocca a loro cambiare le cose

24/01/2010
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Libertà

Debiti del ministero con le scuole di Piacenza che sono arrivati a sfiorare i 6 milioni di euro, contro i 5 milioni sbandierati (con dolore) negli ultimi mesi. Un'ulteriore tegola sui bilanci scolastici, che entro il 15 febbraio dovranno inesorabilmente essere scritti per il 2010. I presidi piacentini, con Gian Paolo Binelli (Collegio dirigenti) e Graziano Sartori (Andis), masticano amaro al dibattito organizzato alla Camera del lavoro da Flc Cgil e Cisl Scuola, che ha dovuto scontare l'assenza di parlamentari piacentini e consiglieri regionali (sempre piacentini, ad eccezione di Nino Beretta, Partito democratico, unico al tavolo), che nelle intenzioni degli organizzatori dovevano raccogliere il testimone dell'autentico tornado finanziario che si è abbattuto sulle casse scolastiche piacentine (non solo le nostre, per inciso). Diversi di loro avevano già fatto sapere di non poter essere presenti per altri impegni. L'onorevole Paola De Micheli, con il collega Maurizio Migliavacca, ha fatto sapere dalla Puglia, dove è impegnata da giorni nella campagna per le Regionali, di aver rilanciato ai sindacati la proposta di incontro per sabato 30 gennaio.
Il focus dell'incontro di ieri per i sindacati era partito, con Raffaella Morsia e Stefano Vantadori (in sala i colleghi Manuela Calza della Flc Cgil e Lucia Galeazzi, Cisl Scuola), dall'ormai conosciuta nota ministeriale arrivata alle scuole il 22 dicembre. Tra le ricadute del documento (che per i sindacati azzera le risorse per il funzionamento e che invita in maniera piuttosto ambigua i dirigenti scolastici a congelare i crediti col ministero) potrebbe esserci «come inevitabile conseguenza - paventano i sindacati - il fatto che gli enti locali saranno costretti ad intervenire con finanziamenti adeguati per consentire alle scuole di andare avanti». Un primo, consistente passo indietro sulla nota i sindacati vorrebbero che fosse richiesto al ministero dalla Regione (e tra l'altro impegno a farsene portavoce se lo è assunto ieri Beretta). «Le scuole - hanno detto Morsia e Vantadori - hanno diritto a formulare i bilanci per la programmazione certa delle risorse». Sulle temute ricadute di questa ultima nota di dicembre il Collegio dei presidi e l'Asapi (scuole autonome) di Piacenza sono scesi in campo già da diversi giorni (e in settimana dovrebbero essere ricevuti in tal senso dal prefetto Luigi Viana, che mercoledì incontrerà i sindacati sullo stesso argomento). Il dirigente scolastico coordinatore del Collegio, Gian Paolo Binelli, ha fornito ieri un'anticipazione degli esiti del monitoraggio appena concluso sulle casse scolastiche piacentine. Evidenziando il fatto che «i crediti delle scuole per fondi statali al 31 dicembre sfioravano i 6 milioni di euro. Ma questi soldi - ha ripetuto ancora Binelli - da noi scuole sono già stati anticipati per supplenze, esami, attività istituzionali richieste dall'amministrazione scolastica. E' grave, preoccupante e poco edificante che i parlamentari piacentini non siano presenti qui oggi. Sarebbe opportuno che i parlamentari si occupassero più direttamente dei problemi delle scuole, perchè è questo è un nodo che si può risolvere solo tramite il Parlametno».
Simona Segalini


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