Libertà/Piacenza: Lettere
Non siamo strumentalizzati da nessuno! E di sicuro non strumentalizziamo i nostri figli!
riforma gelmini-1
mi offendo, non sono strumentalizzata
Egregio direttore, sono una mamma che ha partecipato venerdì sera alla fiaccolata pacifica contro la riforma Gelmini. E' stato bellissimo, c'era un'atmosfera molto coinvolgente ed è stato estremamente emozionante. Ho comprato ‘Libertà' per leggere il resoconto e gli ovvi commenti negativi da parte di chi sostiene la riforma. Sicuramente c'è libertà di pensiero e opinione per tutti (almeno per adesso)... ma vorrei esprimere la mia indignazione per la solita frase banale e ritrita con cui ormai veniamo etichettati anche noi genitori: strumentalizzati.
Non siamo strumentalizzati da nessuno! E di sicuro non strumentalizziamo i nostri figli! Piantiamola di usare la scusa della strumentalizzazione per fare propaganda politica. I genitori hanno a cuore l'educazione e l'istruzione, il futuro dei loro figli! Nessuno ha diffuso disinformazione. Ci siamo scaricati da Internet il decreto Gelmini, il disegno di legge Aprea e la mozione del 14 ottobre sui corsi speciali per bambini extracomunitari (dico, ma stiamo scherzando? Ma dove siamo andati a finire?)... basta andare sul sito del parlamento o della camera dei deputati o semplicemente, su un motore di ricerca in Internet, e digitare "Decreto legge 137" (Gelmini), PDL 953 (Aprea), "Mozione 1-00033" (classi ponte per i bambini extracomunitari). Ce lo siamo letto per bene, ce lo siamo passato, ne abbiamo discusso, e siamo arrivati alle nostre conclusioni senza che nessuno ci dicesse niente!
Disinformazione è l'omertà di molti media nei confronti dell'enormità di quello che sta succedendo. Disinformazione è impedire in certe scuole di fare riunioni genitori-insegnanti per illustrare la riforma (illustrare... con tanto di proiettori che non fanno altro che proiettare le parole della riforma Gelmini... che onestamente, per quanto mi riguarda, si commentano benissimo da sole!). Non strumentalizzazione. La piantino di offendere la mia dignità dicendo che sono strumentalizzata. Sono un'adulta responsabile in grado di fare le sue scelte e avere le sue opinioni indipendentemente da partiti e sindacati... non sono iscritta né agli uni né agli altri, ho solo cercato, come molti altri genitori, di andare più a fondo per capire, e poi informare, non disinformare, chi non è ancora a conoscenza di come stanno le cose.
Strumentalizzati saranno i politici che devono portare avanti l'idea del loro partito, non noi cittadini. Per quanto riguarda la chiusura di alcune scuole e l'allarmismo ‘immotivato', è stato detto che, nonostante il rifiuto di alcune regioni di chiudere quelle più piccole, il governo potrebbe commissariare le regioni stesse per imporre l'applicazione del provvedimento. Le regioni lotteranno contro il commissariamento, ma intanto si sta cercando in ogni modo di applicare il provvedimento... nella scuola di mia figlia ci sono meno di cento bambini, quindi la mia preoccupazione è più che legittima.
Nicoletta
una mamma preoccupata
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La parola d'ordine è informarsi per informare
Egregio direttore, forse qualcosa si sta muovendo. Forse una piccola breccia nel muro della disinformazione si sta aprendo. La presenza di quattromila cittadini piacentini alla fiaccolata di venerdì scorso è una testimonianza preziosa di quanto le cose forse stiano cambiando. Del resto il decreto legge n° 137 ed il disegno di legge Aprea sono consultabili da tutti tramite Internet e nessuno, favorevole o contrario, può permettersi ormai il lusso di ignorarli: qualsiasi opinione non può più nascere dai sentito dire. Il clima di sfiducia e disfattismo che circolava negli ultimi tempi negli ambienti scolastici, l'impressione di essere ignorati, non compresi, di difendere da soli principi fondamentali quali il diritto allo studio di tutti i bambini sta lasciando il posto ad una sensazione nuova, ovvero la speranza che questa protesta così corale possa dare i suoi frutti.
Non è più possibile infatti da parte dei nostri politici rispondere alle nostre richieste di essere ascoltati con le affermazioni che noi saremmo manipolati, disinformati ed in mala fede. Troppo comodo e decisamente poco convincente!
Come si può pensare che tante persone dei più svariati ceti sociali siano manipolate? Perché invece non ci convincono con argomentazioni concrete che la Riforma Gelmini è valida, come loro sostengono, mostrandoci quegli aspetti che secondo loro noi non abbiamo colto?
In realtà il movimento massiccio che si sta vedendo in questi giorni nasce proprio dal fatto che i cittadini finalmente sono usciti dal torpore, si sono informati e conseguentemente, esprimendo in modo libero il loro pensiero, hanno voluto comunicare a tutti le loro preoccupazioni e testimoniare le loro richieste. E se pensiamo a quanto poco o nulla si sia parlato preventivamente di questa manifestazione a livello nazionale, l'adesione massiccia pesa il doppio.
Anche gli striscioni che sono fioriti sulle cancellate delle nostre scuole sono stati un modo civile e concreto per incrinare l'indifferenza generale che sembrava prevalere, perché nessuno un giorno possa dire "Io non lo sapevo".
Alle polemiche sulla loro affissione mi sento di dire che se gli insegnanti hanno dovuto e dovranno improvvisarsi "giornalisti"( a tal proposito ringrazio Libertà per lo spazio che ci ha sempre concesso) ed agguerriti divulgatori di informazioni attraverso tutti i mezzi che ci sono concessi, striscioni compresi, è perché c'è una convenienza di molti a non informare, a confondere.
Se qualcuno ha avuto da ridire sulle modalità da noi utilizzate, peraltro assolutamente pacifiche, mi sento di dire che è stato molto meno corretto l'atteggiamento che ci stiamo trovando a dover affrontare. Certamente il nostro comportamento irrita molti, ma ciò è la conferma di quanto nella scuola pubblica si coltivi la libertà di pensiero e si insegni con l'esempio ed esponendosi in prima persona a difendere valori e principi che interessano il bene di tutti, peraltro in modo assolutamente pacifico.
La parola d'ordine di questi tempi è dunque: informarsi per informare. Quali motivazioni potrebbero essere migliori per continuare con convinzione e coscienza nel nostro cammino?
Anna Rossi
Calendasco
replica a foti
a corto di argomenti
quindi ci demonizza
Egregio direttore, quasi con divertimento abbiamo letto il comunicato dell'onorevole Foti che ci definiva casta sindacale, aspiranti capo popolo e che tentava di inserisci fra i "fannulloni" perché negli ultimi cinque anni non avremmo dedicato neanche un'ora all'insegnamento. Da che pulpito! Proprio quell'onorevole Foti che, quando una bidella all'incontro alla scuola Calvino lo accusava di beneficiare di privilegi da parlamentare, rispondeva con protervia "Provi lei a venire al mio posto!"
Noi, onorevole Foti, a differenza di quanto ritenuto da molti italiani, rispettiamo le istituzioni e stimiamo chi viene eletto in Parlamento, quindi non ci permetteremo mai di definirla appartenente ad una "casta parlamentare". Capiamo che Le sarebbe gradito vedere il sindacato cancellato dalla faccia della terra, ma non sarà così. Anche noi, come Lei, ricopriamo una carica elettiva e lì rimarremo finché i nostri iscritti lo vorranno.
Egregio onorevole, Lei sta veramente perdendo le staffe: demonizzare l'avversario è proprio tipico di chi non ha più argomenti da proporre.
Marina Molinari
Raffaella Morsia
Segretarie Provinciali Cisl Scuola
e Flc Cgil di Piacenza
un genitore
l'orgoglio di appartenere
alla scuola anna frank
Gentile direttore,
sono un genitore della scuola superiore di primo grado Anna Frank, scuola di riferimento di un variegato, operoso e dinamico quartiere che si è negli anni confrontato con grandi mutamenti uscendone positivamente. Ogni volta, però, che si è voluto far passare messaggi negativi sulla convivenza fra culture diverse e la conseguente necessità di interventi, come ad esempio l'istituzione di scuole differenziali per "favorire l'integrazione", la nostra scuola viene denigrata, inventando o ingigantendo fatti ed accadimenti che sono propri di ogni istituto che accolga ragazzi di questa età.
Ricordo che quando ancora non c'erano "gli extracomunitari", si diceva che questa era la scuola dei figli dei "terroni", quelli che ci occupavano le case popolari, i posti negli asili e portavano delinquenza. Ora che questi tristi luoghi comuni sono attribuiti agli immigrati, i figli dei "terroni" hanno cessato di entrare nelle statistiche negative e sono tornati ad essere solo dei bambini; speriamo di non dover aspettare l'arrivo gli alieni per considerare solo bambini anche i figli degli stranieri!
Nonostante ciò, per fortuna, all'Anna Frank c'è sempre stato un gruppo di insegnanti che, invece di demoralizzarsi e pensare di andare ad insegnare altrove, hanno avuto ogni volta un'alzata di orgoglio che, senza transigere sull'insegnamento della matematica e dell'algebra, ha messo in campo laboratori e progetti che hanno portato ai nostri ragazzi riconoscimenti ogni volta che hanno partecipato a manifestazioni, che hanno partorito spettacoli teatrali rappresentati per ragazzi di scuole sia all'interno che fuori dalla nostra provincia, che hanno messo in pratica " le conoscenze e le competenze relative a cittadinanza e costituzione" partecipando, ad esempio, al consiglio comunale dei ragazzi e al progetto di vicinato solidale che porta i ragazzi a conoscere il proprio quartiere, le sue realtà e le sue necessità, indipendentemente dal grado di pallore della pelle.
Posso solo concludere questo mio sfogo parafrasando uno slogan che in questi giorni va per la maggiore: "Giù le mani dall'Anna Frank!", sono un genitore di questa scuola e sono fiera di esserlo.
Daniela Ferretti