Libertà/Piacenza: Emergenza-scuola, è sciopero
Oggi l'annuncio delle modalità di agitazione: nel mirino mancati trasferimenti per 2,8 milioni di euro
Oggi l'annuncio delle modalità di agitazione: nel mirino mancati trasferimenti per 2,8 milioni di euro
Proclamata la mobilitazione territoriale per il 16 aprile
Nessuna schiarita all'orizzonte sull'emergenza-stipendi dei supplenti, ed i sindacati confederali della scuola indicono uno sciopero territoriale che bloccherà le attività lunedì 16 aprile, in probabile coincidenza con quello nazionale. La mobilitazione farà incrociare le braccia a docenti e personale Ata, ma non è escluso che per lo stesso giorno un secondo sciopero venga proclamato per i dirigenti scolastici piacentini. Purtroppo anche l'incontro di ieri all'Ufficio scolastico provinciale dei rappresentanti sindacali di Cgil-Cisl-Uil non ha sortito alcun effetto risolutivo della vertenza.
Ricomposizione fallita, dunque, nonostante negli ultimi giorni la dirigente reggente dell'ex Provveditorato Loredana Morace avesse ribadito l'impegno a fare pressioni sugli enti centrali da cui sono attesi i trasferimenti. Due milioni e 800mila euro sono dovuti per il 2005-2006 alle casse delle scuole piacentine. Soldi sul cui arrivo dalle casse statali, hanno riferito ieri i sindacati al termine della riunione con la responsabile dell'Ufficio scolastico provinciale, non sono pervenute garanzie «nè riguardo ai tempi nè riguardo alle forme dei trasferimenti». Rendendo ancora più fosco un panorama già di per sè preoccupante, che vede le scuole piacentine di ogni ordine e grado in ginocchio per aver dovuto far fronte negli ultimi due anni con fondi propri al pagamento degli stipendi (e dei contributi) per il personale docente precario. Lo scorso febbraio l'Ufficio scolastico aveva chiuso un monitoraggio ad ampio raggio delle scuole del territorio. Fotografando un quadro «in realtà molto più grave», secondo i sindacati, per i quali il profondo disagio economico osservato in alcuni istituti era - ed è ancora - un macigno che grava sul capo di pressochè tutte le scuole piacentine. Lo scorso 15 marzo, in Prefettura, Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola di Piacenza avevano partecipato ad un tentativo di conciliazione che ponesse fine allo stato di agitazione del personale dovuto al mancato trasferimento dei finanziamenti relativi a spese per i docenti e il personale Ata in caso di supplenze brevi e saltuarie. Conciliazione saltata in quell'occasione perchè non era stato possibile garantire l'accredito immediato dei soldi per gli anni 2005-2006. Nonostante le pressioni assunte come impegno e quindi girate verso gli organi centrali e ministeriali da parte dell'Ufficio scolastico provinciale piacentino, l'atteso cambio di rotta, dunque, non c'è stato. A onor del vero, da fonti sindacali si era appreso che tre istituti piacentini negli ultimi giorni erano stati "benedetti" dall'arrivo di fondi integrativi, ma assolutamente insufficienti alle necessità, in grado di coprire soltanto un risicato 10-12 per cento dell'emergenza. Quarant'otto ore fa le giunte esecutive del Collegio dei dirigenti scolastici e dell'Asapi di Piacenza hanno firmato un documento di forte preoccupazione e protesta. Indirizzata al ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni la lettera ha incluso tra le sue richieste «l'integrazione quanto prima possibile della cifra a copertura delle spese finora sostenute dalle scuole negli anni 2005 e 2006, conseguenti all'applicazione delle disposizioni normative e contrattuali vigenti». Chiedendo inoltre al ministero di fornire in tempi celeri «disposizioni chiare circa le procedure alle quali il dirigente scolastico deve attenersi in materie di supplenze». Il pericolo più immediato, secondo le coordinate emerse dal documento dei presidi piacentini, sarebbe evidente: taglio alle attività scolastiche, nell'impossibilità di continuare a garantire il servizio pubblico.
Simona Segalini