Libertà-Piacenza-duecento in coda per le supplenze
Scuola, duecento in coda per le supplenze L'esercito dei 'precari' schierato davanti all'ex Provveditorato per le prime convocazioni l'attesa per un posto di lavoro ...
Scuola, duecento in coda per le supplenze
L'esercito dei 'precari' schierato davanti all'ex Provveditorato per le prime convocazioni l'attesa per un posto di lavoro
L'esercito dei 'precari' della scuola sembra non avere età. Spuntava anche qualche testa venata di grigio tra le tante che componevano ieri la fila davanti alla sede dell'ex Provveditorato di Piacenza per la prima giornata di convocazione degli insegnanti precari. Sessanta le supplenze annuali alle scuole materne e 170 alle elementari da assegnare agli appartenenti alla graduatoria permanente, in tutto 230 incarichi distribuiti su tutta la provincia. Una lunga giornata, quella di ieri, durata dalle 9 di mattina, fino alle 7 di sera, restando in attesa della chiamata degli uffici e sperando di ottenere un posto vicino a casa. Nelle discussioni tenute per ingannare l'attesa non sono mancate polemiche contro l'attuale governo e indignazione per la mancata immissione in ruolo per quest'anno, ma al tempo stesso è emersa chiaramente la concezione "precaria" del proprio posto di lavoro, come racconta un giovane maestro elementare Simone Tosca: "Ho iniziato da poco e so bene che mi aspettano altri anni come supplente, prima di poter ottenere un posto di ruolo. Io sono di Castelsangiovanni e lo scorso anno ho accettato un incarico ad Ottone, anche se per me ha comportato non pochi disagi". Non tutti hanno una visione così positiva, specialmente chi ha alle spalle anni di precariato e vede avvicinarsi e allontanarsi col cambiare delle legislature la tanto ambita cattedra. Roberta Bortone: "Riceverò uno stipendio regolare fino all'agosto 2003, per me va bene così, con il precedente governo ho perso per ben due volte il mio incarico. Per come la vedo io quest'anno ci sono più certezze". Non la pensa così Maria Rosaria Festevole: "Chi ci rimette sono i bambini, che restano disorientati nel veder cambiare spesso le maestre". Per altri come Angelo Antonioli, questa situazione comporta una svalutazione del proprio lavoro: "Il problema vero è che i supplenti vengono considerati insegnanti di seconda categoria, sia per quanto riguarda l'assistenza sanitaria, sia per lo stipendio percepito". Molti comunque sono rimasti sorpresi dalla decisione di assegnare le supplenze con così grande anticipo. Decisione presa dal ministro Moratti, che ha voluto chiudere l'anno scolastico il 31 Luglio, come ha detto il direttore provinciale del CSA Armando Acri: "Noi ci impegnamo ad assegnare tutte le supplenze annuali entro questa data, tutelando così anche gli studenti, che già a partire da settembre sapranno di avere un insegnante per tutto l'anno. La procedura di assegnazione delle supplenze che abbiamo adottato serve a garantire la piena trasparenza delle operazioni, proprio perché avviene attraverso un'unica chiamata a livello provinciale". Il direttore provinciale non entra nel merito della polemica scatenata nei giorni scorsi sulla mancata immissione in ruolo dei docenti quest'anno: "Le nomine a livello giuridico verranno comunque effettuate nel prossimo autunno, e che avranno valore economico a partire dal 1° settembre 2003". Al termine della giornata sono circa 200 le supplenze assegnate, 150 alle elementari e 50 alle materne. Domani si replica per le scuole medie e per il personale Ata. Paola Pinotti