Libertà/PC: Scuola e tagli, a Piacenza zero posti in più

La richiesta dei dirigenti scolastici piacentini era stata di 140 posti in più (90 insegnanti e 50 ata) ma oggi, desolatamente, la verità che pare emergere equivale a «zero risorse a Piacenza». La bozza da Bologna sottoposta in via preventiva dall'Ufficio scolastico regionale sugli organici di fatto è suonata come un grido di guerra, per sindacati piacentini e anche per diversi amministratori locali e referenti politici intervenuti ieri alla Camera del lavoro. L'incontro era stato con sollecita urgenza messo in pista (con buona affluenza di persone, tra cui il consigliere regionale del Partito democratico Marco Carini, il segretario del Pd provinciale Vittorio Silva e Nando Mainardi, segretario regionale Prc, più rappresentanti di Sel e Italia dei valori) proprio per estendere il più possibile il grido di allarme in vista di una prima campanella di scuola (14 settembre) che va facendosi sempre più prossima senza che, al 2 agosto, molti tasselli del puzzle siano ancora andati al loro posto.
Secondo i diretti interessati, sarebbe la prima volta che in sede di "assestamento" (organici di fatto) nessuna risorsa in più viene prevista rispetto agli organici di diritto dall'amministrazione scolastica di Bologna. Un quadro desolante, che purtroppo accomuna Piacenza alle altre province dell'Emilia Romagna, consacrato nella sua cruda realtà dalle tabelle allegate alla bozza di Bologna.
Che, per Piacenza, indicano per l'organico di fatto un incremento da 2.683 (di diritto) a 2.803 posti, ma che per i sindacati piacentini - la Cisl Scuola e la Flc Cgil che hanno organizzato l'incontro di ieri - null'altro sarebbe se non la sommatoria di 42 e 78 "spezzoni" accorpati alle medie e alle superiori, e che, secondo il sindacato, «doveva già essere ricompreso nell'organico di diritto».
Il finale della riunione concorda su un punto: individuare una strategia di contrasto alla medesima bozza, e ai suoi contenuti, prima che sia ufficiale, e in vista della Conferenza scolastica regionale in programma il 9 agosto. Appuntamento per il quale le forze amministrative e politiche locali presenti ieri alla Cgil hanno promesso concorso di forze, «ciascuno a seconda delle sedi competenti», come ha precisato il consigliere regionale Carini.
Lucia Galeazzi, segretario Cisl Scuola, non ha esitato a parlare di «dati dolorosi, quelli sulla scuola contenuti nella bozza» «Per la prima volta al 2 agosto - la sua denuncia - ci troviamo ancora in una situazione incerta e pericolosamente negativa. I dati di oggi ci fanno temere che l'inizio del prossimo anno scolastico sarà difficile sia per il ritardo subìto dalla necessaria procedura sia perchè le dotazioni di organici sono assolutamente insufficienti, sia docenti che Ata. I dati contenuti nella tabella allegata alla bozza sono diametralmente distanti da quanto si poteva essere indotti a pensare riguardo al documento provvisorio visto in conferenza scolastica provinciale lo scorso 26 luglio. In apparenza - ha concluso la Galeazzi - sembra che tra organici di diritto e organici di fatto ci sia stata un'espansione, invece si è trattato soltanto di un ridicolo mezzuccio, perchè neanche una risorsa in più sarà concessa».
Uno dei tasti più dolenti riguarda ancora una volta la dotazione degli insegnanti di sostegno. Novecento otto gli studenti disabili, di cui 560 certificati gravi dall'Ausl. E anche qui l'incremento messo a segno dall'organico di fatto (+ 193), che c'è stato, in realtà non consentirebbe alcun entusiasmo. Perchè secondo i sindacati Bologna avrebbe sì tenuto conto del rapporto uno a due ma in maniera rigida, senza considerare lo stato di gravità dei soggetti e soprattutto ignorando una sentenza della Corte Costituzionale sul tema.
Simona Segalini
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